domenica 21 gennaio 2018

CURIOSITA' INTORNO AL CASTELLO DELL'IMPERATORE

Quindi il concetto è che qui NON si parla del Castello dell'Imperatore, cosa che, del resto, avevamo già fatto in un precedente post.(link)
Si parla di quello che c'è intorno, tante curiosità che, ammaliati dalla mole del castello federiciano più settentrionale d'Italia, passano spesso inosservate.
In un angolino della piazza che circonda il Castello, all'inizio di una piccola via che sia chiama via San Giovanni, c'è un edificio in mattoni rossi, come ce ne sono a centinaia in tutta la città, specie piccoli edificio ad uso artigianale.
Ed infatti, se abbiamo localizzato bene il luogo e facciamo un piccolo sforzo di memoria, ricordiamo chiaramente di averci visto per anni ed anni una piccola officina meccanica. 

Ed invece è la ex Chiesa di San Giovanni Gerosolimitano (vuol dire: di Gerusalemme), uno degli edificio più antichi della città, risalente al XII secolo e fatta costruire dai Cavalieri di Malta, che l'avevano adibita a Spedale.
Non turbi questo abbinamento: all'epoca era cosa normale; costruire un edificio era molto costoso e nello specifico uno Spedale che fungeva anche da chiesa di un qualche ordine ospedaliero era assai comune.
Dopo secoli di utilizzi alternativi - di cui l'officina è stata solo l'ultimo episodio - la piccola chiesa ad una sola navata è stata recuperata da un fondo di investimento privato, che l'ha destinata a sede di mostre, oppure di eventi privati (a pagamento, s'intende) in modo da recuperarla alla vita sociale della città.
Al suo esterno c'è una piccola maschera in cotto, raffigurante una testa umana contornata da vari altri simboli.

C'è chi dice che si tratti di Bafometto, un idolo pagano che è stato associato al satanismo ed ai Cavalieri Templari, accusati di venerarlo.
A noi sembra poco credibile che una rappresentazione del demonio sia sopravvissuta per tanti anni sul frontale di una chiesa cristiana, per dire la verità.
A noi moderni piace credere a queste cose, ma ne sono successe tante, dal XII secolo ad oggi, per cui quella mascherina dovesse essere tolta da lì, se fosse stato vero!
Andando verso la piazza, troviamo in un angolo, proprio dietro la facciata posteriore della Chiesa di San Francesco - che secondo la nostra opinione è assai più bella di quella anteriore, o perlomeno è diversissima da quella anteriore: classico romanico toscano, mentre la facciata posteriore sembra (ma noi siamo degli ignoranti in fatto di architettura) quasi gotica - a delimitare il giardino degli ulivi, pochi metri delle antiche mura di Prato.
Stiamo parlando della prima cinta muraria, quella costruita nel XI secolo e che lasciava fuori sia il castello degli Alberti, sulle cui rovine fu poi fatto costruire l'attuale Castello dell'Imperatore, sia la chiesa di Santo Stefano.

Fu costruita per unificare i due borghi da cui è nata la città di Prato, Borgo al Cornio, che si situava all'incirca dove adesso è via Garibaldi, e il Castello di Prato, che comprendeva il centro cittadino attuale, escluse le piazze più grandi (Duomo, Carceri e San Francesco).
Lo so che adesso sembra una stupidata; due città diverse in pochi metri. Ma qui stiamo parlando dell'Alto Medioevo, mica si potevano spostare con la tramvia!
Proseguendo verso Piazza San Francesco, troviamo un'altra curiosità: via San Bonaventura, che è la strada più corta della città, meno di cinquanta metri.

Avevamo sempre pensato che la strada proseguisse costeggiando l'attigua piazza Sant'Antonino e poi Piazza San Francesco.
In effetti google maps sembrerebbe confermare questa ipotesi, ma fonti ben informate, tra cui lo stradario del comune di Prato, ci dicono che la strada è solo quella compresa tra la chiesa di San Francesco e le costruzioni prospicenti piazza Sant'Antonino. 
Lo sappiamo, non è una gran notizia, ma avevamo promesso delle curiosità, mica di svelare i segreti della pietra filosofale!
Se giriamo in Piazza Sant'Antonino e ci dirigiamo verso le mura del giardino Buonamici, ci troviamo in una piccola piazza, sempre poco frequentata, e che si chiama Piazza di Santa Maria in Castello.
Chi non è più giovanissimo, si ricorda che quando finivano gli spettacoli al cinema Eden, si usciva in questa piazzetta.
Però ci siamo sempre domandati che c'entrasse con il nome di una chiesa, che in quella piazza non c'è. 
Anzi, sarebbe più esatto dire che non c'è più.
Se ci si avvicina al muro del giardino Buonamici  e si guarda verso il lato opposto della piazza, si vede che la casa che si ha di fronte ha un aspetto strano: 
Nella facciata è inglobato il frontone di una chiesa!

E' come un'illusione ottica, se sai cosa guardare lo vedi.
Era la chiesa più importante del Castello di Prato, di cui vi abbiamo accennato.
E' stata soppressa nel 1783, e trasformata in casa di abitazione.
In tempi recenti è stata abilmente restaurata all'esterno, in modo che possa essere riconoscibile la struttura della chiesa: il portone circondato di pietra alberese, il rosone centrale, la forma del tetto.
Per il momento abbiamo trovato solo queste...
Ma siamo sicuri che scavando ancora, troveremo altre cose curiose.
Abbiate fede.


Mappa












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