domenica 19 gennaio 2020

RASIGLIA

Cosa c'è di peggio che bucare una gomma alla macchina?
Ve lo diciamo noi:
Bucare una gomma alla macchina in una sperduta frazione di un remoto paese di montagna sui monti Sibillini il 14 di Agosto.
Volete anche la ciliegina sulla torta?
La macchina è una di quelle moderne che non ha nè il ruotino nè tantomeno la ruota di scorta, ma solo quell'odioso kit di gonfiaggio con la schiumina da mettere nella ruota in caso di necessità.
Tristi e scoraggiati, abbiamo chiesto in albergo se da quelle parti c'era un gommaio, visto che il kit serve solo a quello: ad arrivare dal gommaio.
Il gommaio ci poteva essere, a Comunanza, una ventina di chilometri...
Il nome del paese può sembrare strano, ma è riconducibile ai tanti Mercatale che si trovano in Toscana.
In sostanza,  si trattava dell'unico luogo pianeggiante tra tanti paesi di montagna, e ci facevano il mercato; tutto qui.
Arrivati a Comunanza non solo troviamo il gommaio aperto che sembrava aspettare solo noi, ma troviamo anche il più simpatico del gommai, e - sorpresa! - non una botteguccia di paese, ma un'organizzazione che importa in proprio gomme da fuoristrada dalla Cina, va a fare tutte le Fiere del settore e vende via internet in tutta Italia!
Siamo rimasti a bocca aperta.
Mentre riparava la gomma chiacchierava e ci parlava di un posto che intendeva andare a visitare nel prossimo week-end; non troppo lontano da lì, una frazione montana del comune di Spoleto, tutta attraversata da corsi d'acqua, tutta restaurata... da vedere.
Siamo andati con lui in ufficio per vedere questo posto su internet, ci siamo fatti un'idea del posto, e naturalmente abbiamo deciso di andarci.
Riparazione della gomma e consulenza turistica, tutto per sette euro!
W-O-W, da noi per meno di quindici non ti facevano nemmeno entrare in officina...e non erano così cordiali, tantomeno il 14 di agosto!
E quindi, Rasiglia.

Il nostro amico aveva ragione. E' un posto veramente straordinario, conosciuto anche come "il Borgo dei Ruscelli", perchè alle stradine si affiancano limpidi ruscelletti, talmente trasparenti da dare l'impressione che l'acqua nemmeno ci sia dentro!

Parecchi sono figli del fiume della zona -  il Menotre - e che ha alimentato nel tempo gualchiere, mulini, opifici di ogni tipo, e che rende unico questo paesino che in sè non ha niente di diverso rispetto a tutti gli altri paesi umbri che lo circondano; tanto meno le conseguenze del terremoto della Val di Chienti del 1997.
Infatti i suoi abitanti hanno vissuto nei container prima e nelle casette di legno poi, e almeno in parte sono riusciti a rientrare nel paese, aiutati proprio dalla particolarità dei ruscelli e delle sorgenti che in parte li alimenta.
Ed ecco il motivo per cui l'acqua nei canali era così trasparente... era acqua sorgiva!

Comunque, grazie a loro il paese ha ritrovato nuova vita, diventando un'attrazione turistica frequentatissima.

E qui vengono le dolenti note, perchè a noi piacciono le cose nascoste e poco conosciute, mentre questa invece è una specie di Venezia dello Spoletino, con tanto di parcheggi destinati agli autobus e banchetti della porchetta per i panini!
Il posto era veramente bello, ma la calca era tale e tanta - bisogna anche rimarcare che era agosto - che dopo aver ammirato le bellezze del luogo, ce la siamo data a gambe.
Ma siamo assolutamente certi che una visita in un periodo meno frequentato dia maggior agio e soddisfazione! 

Mappa

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