domenica 13 giugno 2021

IL LAGHETTO DI VILLA FIORITA (A PRATO)

 Se non sapevate che in località Villa Fiorita a Prato c'era un laghetto, sappiate che eravate in buona compagnia.
Per dire: fino a quando non ci siamo andati non ne avevamo idea neppure noi.
E quando siamo arrivati dove dovevamo andare, per dove dovevamo andare.... non volevamo andarci.
Dunque, vediamo di spiegarci meglio.
Abbiamo saputo dell'esistenza di questo  laghetto, tramite Google maps, e abbiamo deciso di andare a vedere dov'era.
Abbiamo lasciato la macchina in via di Cantagallo, che è la strada principale di villa Fiorita, e poi, prima di arrivare alla Clinica che dà il nome alla località, abbiamo preso una strada laterale.
Immediatamente il "feeling" è cambiato. Non eravamo più su una strada trafficata, ma su una via che sembrava lontana da tutto, tra case basse e carine che davano l'aspetto di un paese, più che di una frazione di una città.
Ad un certo punto, abbiamo individuato la strada che doveva portarci al laghetto: chiusa da un imponente cancello verde. Evidentemente una strada privata che noi non potevamo percorrere.
Accanto però c'era uno stradello che correva accanto a delle case, con delle auto parcheggiate, proprio il tipo di situazione che ti fa pensare. " di qui si va in casa di qualcuno..." 
Mentre pensavamo al da farsi, abbiamo visto un signore che percorreva il viale chiuso dal cancello con un bel cagnone accanto; per un attimo è sparito e poi è riapparso nello stradello con le macchine parcheggiate.
Ergo: di lì si poteva entrare, perchè il signore che trafficava davanti all'ingresso di casa sua non lo ha degnato di uno sguardo.
Decidiamo di procedere anche noi per quella via, ed infatti lo stradello, debitamente orlato di una bassa siepe, ad un punto presentava un'apertura sufficiente a far passare una persona, che poteva proseguire nel viale chiuso dal cancello.
 
 
Il viale passa accanto a dei palazzi di un certo tono e poi diventa un sentiero.
Quando lo abbiamo percorso noi era un po' melmoso - era piovuto parecchio ultimamente - ma con un po' di attenzione si percorre senza problemi.
E ci siamo trovati davanti questo.
 

Non si trova quasi niente su questo laghetto, sappiamo solo che si è formato quasi da solo, per una piccola frana che ha chiuso le acque di un rio 
 
 
(non chiedeteci quale, non lo sappiamo) e che era di proprietà della Villa delle Sacca, la residenza estiva del Convitto Cicognini, ormai da diecine e diecine d'anni in completa rovina ed abbandono con tutti i suoi annessi e connessi, compreso questo suo laghetto.
Questo sembrerebbe confermato dalla presenza di un cancello, decorato da una immagine sacra di una Madonnina in ceramica invetriata.
Non aspettatevi un Della Robbia, pero'...
 
 
Sappiamo inoltre che è molto frequentato dai pescatori, specie in estate, e lo dimostrano le sponde, che sembrano essere preparate allo scopo.
Ma la cosa più stupefacente di questo posto è che non sei chissà dove, sei a Prato!
Non dico che sei in centro, ma ci arrivi in cinque minuti.
Eppure ti sembra di essere in mezzo a un bosco (e ci sei...) nella natura (e ci sei...) lontana dalla civiltà (sbagliato: a trecento metri c'è via Cantagallo, la clinica Villa Fiorita, la Tangenziale...insomma la civiltà).
E' una di quelle cosa che ci piace tanto segnalare: un errore nella programmazione di Matrix, che ti permette di prendere una boccata d'aria fresca, risalire in macchina e poi tornare in ufficio!

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