lunedì 24 gennaio 2022

LA VALLE DI ORCIA(NO PISANO)

In un altro post vi abbiamo detto che preferiamo il Casentino alla Val d'Orcia.
Tutto vero, lo confermiamo.
Non che la Val d'Orcia non ci piaccia, intendiamoci, saremmo matti... ma pensiamo ci sia consentito esprimere una preferenza.
Poi, per un caso fortuito, abbiamo percorso la strada che passa da Lorenzana e Orciano Pisano.
Si tratta del SP43, che coloro che, come noi, negli anni '70 si recavano in vacanza a Marina di Cecina o comunque sul litorale Etrusco, dovevano percorrere per evitare le lungaggini ed i pericoli della strada dell'Arnaccio.
Ah, è ovvio che la FI-PI-LI a quei tempi, se esisteva, esisteva solo sulla carta; non c'era nemmeno un pilone costruito!
La ricordavamo come una strada panoramica ma estremamente lunga... non si arrivava mai. Del resto a quei tempi eravamo ragazzini, e quando mai ai ragazzini interessa il paesaggio?
 

 
Ecco, invece l'abbiamo percorsa durante questa calda estate ed abbiamo ricevuto il classico flash nel cervello.
Sarà stato il sole?
E' possibile, era quasi mezzogiorno, ma il paesaggio ero lo stesso della Val'Orcia!
 

 
Dolci vallate cosparse di piccoli appezzamenti, in tutte le tonalità dal bruno del terreno al giallo di qualcosa (non chiedeteci cosa) appena tagliato, al verde in varie tonalità, rotoballe o balle rettangolari del qualcosa di cui sopra...
 

 
Piccoli paesini divorati dal sole, cappelline votive sparse qua e là sul cocuzzolo di qualche collinetta, filari di alberi.
E solo noi fermi al lato della strada a fare fotografie, con la sensazione di deja-vu.
Un signore con una vecchia Panda targata Pisa si è fermato e ci ha detto "bello vero? sapeste quanti stranieri abitano qua...".
Ecco, come al solito gli stranieri conoscono già questo luogo meraviglioso. Andiamo a vedere il nome sul cancello della villa vicina a dove abbiamo parcheggiato la macchina: Hermann.
Beati loro... pensiamo.

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