martedì 7 agosto 2012

LA VIA FLAMINIA MILITARE SUL PASSO DELLA FUTA


Poco prima del passo della  Futa, sulla Strada Statale 65 in direzione Bruscoli, dopo non più di 500 metri si può trovare l'imbocco di questo facile e bellissimo sentiero, tutto in una splendida faggeta. - e quindi adatto ad essere percorso anche in piena estate.
Il Sentiero è detto "degli Dei" perchè attraversa dei monti che hanno nomi mitologici, quali il Monte Venere a Monzuno o il monte Luario (da Lua, invocato dai romani in guerra) vicino a Firenzuola.

Percorrendolo, dopo una facile salita,  si possono trovare alcuni tratti ( in totale circa 7 chilometri) dell'antica via Flaminia Militare, detta anche Flaminia Minor. Fu costruita nel 187 a.c.per volere del console Gaio Flaminio, figlio di quel Gaio Flaminio Nepote che fece costruire solo pochi anni prima,  nel 220 a.c., la Flaminia propriamente detta - la strada statale 3 -  e che porta da Roma a Rimini.
I tratti recuperati sono venuti alla luce solo nel 1979 e non sono tutti consecutivi.  Infatti quasi sicuramente la strada non era tutta lastricata: i tratti visibili  sono tutti sopra i 1.000 metri di altitudine, e questo spiegherebbe in parte come mai la strada ha avuto una così rapida decadenza. Evidentemente mantenere in efficienza una strada a questa altitudine non era facile nemmeno per gli antichi Romani!
Verso sud la strada proseguiva verso la valle della Sieve e poi, seguendo l'Arno, sino ad Arezzo.Crescendo nel tempo l'importanza di Firenze rispetto ad Arezzo, diminuì anche l'importanza della strada, già tanto complessa per manutenzione.
Difficile dire invece quale fosse il suo percorso verso nord: forse utilizzava il crinale tra il Savena ed il Setta per arrivare a Bologna.
In Epoca medioevale era tuttavia ancora percorsa dai pellegrini diretti a Roma, una delle tante varianti della via Francigena. 
Attraversava il passo all'Osteria Bruciata, passo  poi abbandonato, e sul qual sono fiorite molte leggende. Pare infatti che sul Passo, così come usa anche adesso, ci fosse un punto di ristoro. 
Sul sentiero, molto erto e per nulla agevole, si trovano delle rovine bruciacchiate, con dei resti di pavimento: evidentemente la famosa Osteria!
 Pare che l'oste usasse servire ai clienti la carne dei pellegrini o dei passanti. Quali però  fossero i criteri per cui uno mangiava - e l'altro invece veniva mangiato -   non lo sappiamo.... 
Quel che è certo è che invece  dal 1306, la Signoria di Firenze privilegiò il tracciato che passa dal Giogo di Scarperia, probabilmente per contrastare lo strapotere dei signori del luogo, gli Ubaldini. 
Questo valico, in epoca Granducale, fu oggetto di una variante di circa 30 chilometri. Questo perchè non era stato possibile, con i mezzi dell'epoca, rendere completamente rotabile la Strada del Passo del Giogo. 
Fu così creato artificialmente il passo della Futa.
Sempre dal Granduca - che diciamolo, aveva un po' la fissa per queste cose - è strato costruito il muraglione dove è attaccata la targa commemorativa delle mille miglia. Esattamente  come il muraglione dell'omonimo passo, è stato costruito per riparare i passanti dal vento e dalla neve. Però, invece di essere nel mezzo di strada, è accostato al monte.



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