A San Gimignano esiste pure una Torre del Diavolo: si tratta di costruzioni che, nella memoria popolare "sono stati costruiti in una notte".
Si va a letto la sera e sul fiume non c'è niente, ci si sveglia la mattina - anche prestino, perchè ci sono da lavorare i campi - e, paff!, eccoti il ponte!
Mica male come costruttore, questo Diavolo... ci sarebbe un'autostrada o due da fargli finire! Dov'è quando serve?!
Chissà come mai, in epoca recente, il Diavolo ha smesso di costruire.
Non è che era - anche a quei tempi - un modo come un altro per evitare di pagare ICI, IMU, TASI o come cavolo si chiama adesso?!
Tuttavia, nel Medioevo non era solo il Diavolo a costruire.
Ci si mettevano anche i Santi!
Sul Montalbano, ci sono infatti tre antiche chiese, legate da una bellissima leggenda:
Tre monaci francesi, provenienti dal Monastero di Cluny- sede di una prestigiosa comunità Benedettina, - decisero di stabilirsi in questi luoghi.
A quei tempi, parliamo del X° secolo, il Montalbano era certo un luogo selvaggio, dove era facile imbattersi nei banditi o in qualche animale feroce.
I Monaci decisero quindi di costruire ognuno una piccola chiesa, con annesso un romitorio, che poteva servire anche da spedale per assistere i viandanti: infatti si collocavano tutti su un asse viario altomedioevale, che collegava l'Arno nel suo punto più stretto - la Gonfolina - da Firenze a Pistoia.
Questi tre monaci si chiamavano Alluciem, Justis e Barontes.
la leggenda narra che chiesa e romitorio furono costruiti tutti e tre in una sola notte, e visto che avevano fatto il voto di povertà, avevano una sola mestola per la calce in tre, e se la passavano per costruire i tre edifici.
Qui il Diavolo davvero non c'entrava niente, visto che erano tre santi.
La prima è San Giusto (Justis) al Pinone (nel comune di Carmignano)
La prima è San Giusto (Justis) al Pinone (nel comune di Carmignano)
L'edificio, non molto lontano dalla strada principale, è stato ricostruito parzialmente nel XIX secolo, ed è visitabile solo dall'esterno: infatti la chiesa è chiusa al culto ed in stato totale di abbandono, pur essendo proprietà privata.
La seconda è San Baronto (Barontes), nell'omonima frazione del comune di Lamporecchio;
La chiesa originale fu consacrata nel 1018, e ne resta una piccola cripta, ma quella che si può vedere adesso è stata ricostruita nel secondo dopoguerra. Però è una chiesa parrocchiale, e quindi ancora vitale.
Sant'Allucio (quindi Alluciem) a Tizzana (poi diventato comune di Quarrata).
Purtroppo quest'ultima, che rispetto alle altre è abbastanza lontana dalla strada asfaltata, ho subito la sorte peggiore. La torre è quasi distrutta, e del romitorio, che è stato adibito per secoli ad uso rurale, rimangono solo pochi ruderi, divorati dalle erbacce.
Ora, questi tre luoghi non sono lontanissimi tra di loro, ma è evidente che i tre santi non potevano passarsi la cazzuola tra di loro, specialmente pensando alla viabilità dell'epoca a cui si fa riferimento.
Il miracolo era giustificati, ai tempi della costruzione dei tre edifici sacri!
Il miracolo era giustificati, ai tempi della costruzione dei tre edifici sacri!
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