domenica 10 dicembre 2017

LA FONTE DELLA FATA MORGANA

Questa volta vi portiamo a Grassina, nel comune di Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze.
Qui, isolata nella bellissima campagna, sorge una villa con un nome che è tutto un programma: "Il Riposo".
Il committente , nella seconda metà del '500, era Bernardo Vecchietti, membro di una delle più antiche famiglie fiorentine, che fece sorgere la villa sul luogo dove già dal 1427 sorgeva una "casa da signore", nome che si dava alle dimore gentilizie nel medioevo.
Il Vecchietti, come tutti i nobiluomini dell'epoca, era un mecenate, ed essendo assai vicino alla corte medicea si ritenne in grado di modificare il paesaggio circostante, esattamente nella stessa maniera in cui i Medici lo avevano fatto nelle vicinanze delle loro numerosissime ville.
Costruì quindi vari fabbricati, destinati allo svago ed al riposo, che decoravano i vasto parco della villa, il più famoso dei quali è proprio questa Fonte della Fata Morgana.
Adesso la villa è di proprietà del comune di Bagno a Ripoli, che l'ha completamente restaurata, e la fonte, nella sua casina bianca e rosa, è su una suggestiva strada bianca, persa nella splendida campagna della zona.

La piccola costruzione è attribuita al Giambologna, e niente di più facile, perchè era un amico personale di Bernardo Vecchietti!
Tutto tende a rendere l'ambiente estremamente suggestivo: il morbido paesaggio circostante, sicuramente plasmato e disegnato dal Vecchietti insieme a qualche architetto di paesaggi, così come usava all'epoca e così come facevano i Medici; la casetta in finti mattoni rosa e pietra alberese, con il pavimento in mosaico di sassolini bianchi e neri, che sull'ingresso formano la scritta "fata Morgana"; il ninfeo che circonda la fonte, anche quello tipico dell'epoca, e che alla sua costruzione conteneva molte belle statue.
Alcune sono andate perdute, altre si trovano collocate in altri luoghi.
E, naturalmente, la leggenda dell'eterna giovinezza che si sarebbe potuto acquisire bevendo l'acqua di quella fonte.
(NON faremo nessuna battuta sul fatto che il proprietario della villa si chiamava Vecchietti; non ce ne siete grati?)

Oltre tutto giravano voci che, nelle notti estive, nei pressi della fonte si tenessero delle feste e dei baccanali, oppure che improvvisamente apparissero dal nulla delle donne giovani e bellissime, che - così come erano apparse - altrettanto improvvisamente scomparivano, lasciando nell'aria solo l'eco di una lieve risatella.
Qualcuno aveva ipotizzato che ci fossero dei passaggi segreti che portavano dalla fonte, sino alla villa.
Ma magari erano davvero le ninfe di Morgana, che volevano divertirsi un po'!

Mappa

1 commento:

  1. Per noi grassinesi è sempre stata suggestiva e piena di dicerie la "casina delle fate".

    Un saluto!

    RispondiElimina