domenica 21 settembre 2014

IL LAGO DI FIASTRA

Fiastra è un comune piccolissimo, uno di quelli per i quali l'unione con un comune vicino sarebbe cosa buona ed auspicabile. E' situato nella provincia di Macerata, nel bel mezzo del parco naturale dei Monti Sibillini.
Il capoluogo è tuttavia molto carino, e non assente di simpatiche iniziative: alcuni gazebo, installati per dare ombra dai raggi del sole, erano sì allestiti con le solite sedie e tavolini, ma anche con mazzetti di fogli di carte con sopra scritte delle poesie.
Erano  attaccati a dei ganci e  quelle che piacevano di più si potevano staccare e portare via!
Noi lo abbiamo visitato perchè la nostra passione per l'acqua dolce è tanta, e qui c'è uno dei bacini artificiali più belli che abbiamo mai visto: il lago di Fiastra, che è formato dalle acque del torrente Fiastrone e di qualche altro piccolo torrentello.

E' uno dei tanti laghi dell'ENEL che ci sono sparsi in tutta Italia, ma, vuoi perchè risale al 1955, quindi le sue acque sono ormai assestate (e quindi hanno quel caratteristico odore dell'acqua dolce che a noi piace chiamare "dolcedine" - nome che evidentemente richiama, alla rovescia, la salsedine del mare), vuoi per la particolare colorazione bianco-rosata delle rocce, tipica del luogo, che fa sì che le sue acque siano di un turchese tropicale, e vuoi perchè si colloca in un paesaggio naturale di rara bellezza, ci ha colpiti in modo particolare.
Si dice che sia estremamente profondo,circa 87 metri,  e non abbiamo modo di dubitarne,vista la profondità della valle oltre la diga...
Solitamente i laghi dell'ENEL non sono balneabili, ma qui esiste un vero e proprio stabilimento balneare, con tanto di pedalò.
Una delle rive è estremamente scoscesa, con un belvedere, veramente degno di questo nome,  dal quale si domina tutto il lago.

Da qui, con un facile sentiero, si arriva alle Lame Rosse, una stratificazione di rocce che il tempo e il maltempo,  (era una battuta troppo facile, via...) hanno privato della parte superficiale - che infatti è tutta ai loro piedi, tanto che ricorda la morena di un ghiacciaio - e quindi mostra il substrato di ferro, più rossiccio.
Sono talmente suggestive che,  in un primo momento, avevamo pensato di contrabbandarle per mete più esotiche: roba tipo la Cappadocia, oppure qualche canyon in nordamerica.
Ma scopo di queste modeste pagine è proprio quello di mettere in evidenza quello che di bello e particolare abbiamo sotto gli occhi, e quale migliore dimostrazione del nostro impegno?!


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