domenica 15 marzo 2015

IL CASTELLO DELLA MAGIONE A POGGIBONSI

Questa è la storia di una dimora antichissima, e felicemente recuperata da dei privati.
Non è una storia frequente: nel migliore dei casi, quando un'antica costruzione va a finire in mano ai provati, diventa automaticamente un albergo, o un agriturismo, comunque roba che produce reddito.
Niente da dire in proposito, sempre meglio far diventare un ristorante una costruzione antica, che vederla crollare per incuria, giusto?
Ma questo caso è diverso.
L'antica costruzione, che sorge sulla riva destra del torrente Staggia,  risale al XI secolo, e fu donata da Gottifredo e Arnoldino Cristofani ai monaci dell'Abbazia di San Michele a Poggio Marturi (antico nome di Poggibonsi) nel 1140.

I monaci lo affidarono ai Cavalieri Templari, diventando così una delle tante "Mansiones" sulla via Francigena.
Nel 1312 l'Ordine dei Templari venne soppresso, e la magione passò agli Ospedalieri, che lo utilizzarono come Spedale per i pellegrini della Francigena sino al 1752. Era un epoca quella in cui i pellegrinaggi non si usavano più, e comunque si svolgevano in modo ben diverso rispetto ai secoli passati.
L'edificio era quindi inutilizzato.
Fu così che fu concesso in affitto ai principi Corsini, che lo utilizzarono come edificio agricolo, finchè fu dagli stessi venduto, nel 1866.
A quel punto gli edifici, già danneggiati dalle continue piene del vicinissimo torrente Staggia, furono lasciati in abbandono, del resto la chiesa era stata sconsacrata già dal 1822.
Nel 1979 fu acquistato dal Conte Marcello Cristofani della Magione, che lo donò alla Milizia del Tempio - Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo (di cui fu fondatore) e che diede inizio al difficile restauro dell'intero complesso.
Il Castello conserva assai evidenti i segni della sua origine romanica, nonostante alcuni adattamenti intervenuti nel corso dei secoli. Adesso è Sede Magistrale dell'ordine, che si occupa principalmente dell'educazione dei giovani, principalmente tramite la creazione di gruppi di Scout.
Noi ci siamo stati di mattina, e non abbiamo avuto la pazienza di aspettare l'orario di apertura del complesso, che è visitabile nel pomeriggio.
Liberamente visitabile, invece, è la splendida, piccola Chiesa - intitolata a San Giovanni in Jerusalem -  in un purissimo stile romanico, rimasto inalterato nel corso dei secoli: l'altare è nella forma più antica delle strutture romaniche.

Ha inoltre una caratteristica unica: sulla facciata ha una monofora a denti che  - abbiamo scoperto dopo - non ha uguali.

Ci sono un paio di altre Chiese nel mondo che hanno delle feritoie a clessidra, ma niente del genere!
Inoltre - caso assai raro tra le Chiese sconsacrate - è stata riconsacrata nel 1987, ed è aperta al culto.
Il complesso è stato definito come il più completo complesso ospedaliero medioevale rimasto in europa occidentale.
Nella parte esterna della costruzione, in un piacevole giardino vicino all'argine dello Stabbia, abbiamo trovato questo busto in bronzo dedicato al Carrista del Deserto,  e queste targhe, sempre dedicate ai reparti carristi di vari eserciti, che vengono qui regolarmente a commemorare i propri valorosi caduti.


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