domenica 8 marzo 2015

VITOLINI, nel comune di Vinci.

Vitolini è un piccolo paese sul Montalbano, amministrativamente facente parte del comune di Vinci, ma pericolosamente vicino al confine con Carmignano.
L'abbiamo attraversato centinaia di volte, passando dalla provinciale 43 detta "del Pinone", dal nome del passo che, a poco più di 500 metri sul livello del mare, ci porta da Poggio a Caiano a Empoli, ma con le sue diramazioni anche a Vinci e a Limite sull'Arno.
E' un piccolo paese, e attraversandolo ci è spesso sembrato un po' infossato in quella valle stretta, tutto arroccato alla sua provinciale.
Poi ci siamo fermati, e siamo andati a vedere la chiesa di san Pietro Apostolo,

 dove pare che sia custodita un'antica campana -  contesa con l'abbazia di San Giusto (vedi link), una delle più antiche ancora esistenti in zona, visto che le campane sono state spesso fuse per scopi bellici, nel corso dei secoli - ma che certo dal suo sagrato ci fa vedere uno dei panorami più belli della zona. E vi assicuriamo che i bei panorami, da queste parti, si vendono a mazzi di dieci!
Una bella leggenda ci dice che nella campagna ci sia l'ulivo da cui la colomba strappò il rametto che poi portò a Noè, che capì così che le acque del Diluvio universale era finito.
Abbiamo cercato questo antichissimo ulivo, ma non siamo riusciti ad identificarlo tra gli altri migliaia di ulivi che ricoprono questo versante del Montalbano.
Un'antica tradizione ci parla di un primo maggio, inteso come festa dei lavoratori, molto in anticipo sui tempi: un documento, risalente al 1387,  ci parla dell'incarico al notaio del territorio comunale, di porre un ramoscello d'ulivo sul campanile del castello di Vitolini, ogni primo giorno del mese di maggio: una festa del lavoro ante litteram, considerando che l'olivo è sempre stata la coltivazione principale di queste zone. L'apposizione di questo ramoscello era sicuramente simbolica.
E il Castello? l'abbiamo cercato, e nemmeno quello abbiamo trovato.
Abbiamo però trovato una Torre , che abbiamo identificata solo perchè una targa stradale  portava scritto "corte della Torre".
 L'abbiamo esaminata meglio, e abbiamo cercato di vedere in quella vecchia costruzione corrosa dal tempo, e maltrattata dagli uomini, quel che rimane dell'antico Castello.
Sappiamo che le torri erano quattro: una è stata rasa al suolo negli anni '30 del XX secolo, mentre delle altre sono rimaste solo delle tracce, inglobate in altre costruzioni.
E' un vero peccato che l'antica torre, unica vestigia rimasta di quello che doveva essere un castello veramente imponente, sia così abbandonata: ridotta a rifugio di un gruppo di gatti - peraltro anche bellocci - con delle vecchie persiane cadenti come unica decorazione.
Deve essere stata utilizzata per altri scopi per molti e molti anni, perchè sul retro abbiamo visto delle aggiunte in mattoni e metallo che ci hanno ricordato l'architettura industriale dei primi del '900.

Mappa

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