Mettiamo bene in chiaro che non stiamo parlando dell'autodromo Internazionale del Mugello.
O perlomeno, ne parliamo solo per introdurre il suo illustre antenato, il Circuito Stradale del Mugello.
Quindi partiamo dalla fine.
Su iniziativa dell'ACI di Firenze, nel comune di Scarperia (oggi: Scarperia e San Piero a Sieve) dal 1972 fu costruito questo autodromo, adesso di proprietà della Ferrari, lungo 5245 metri e sviluppato su 15 curve, su uno strano disegno, che ricorda vagamente un serpente che si guarda la coda (o anche un graffetta metallica un po' spigolosa).
Inaugurato nel 1974, tra grosse polemiche della popolazione mugellana, che non voleva la costruzione dell'impianto, preferendogli - giustamente - un ospedale, che nel Mugello mancava.
L'ospedale fu poi costruito lo stesso, qualche anno dopo e nel comune di Borgo San Lorenzo.
La gara più importante che si corre all'autodromo Internazionale del Mugello è il Gran Premio d'Italia di motociclismo, un evento che richiama migliaia di appassionati, dalla zona, dalla vicina Romagna (la terra del "mutor") e da tutta Europa.
E tutti devono fare i conti con la viabilità della zona, splendida per una gita, ma assolutamente carente per la gestione di un evento così importante.
E questo ci porta al nostro argomento.
Infatti l'autodromo fu costruito per sostituire il Circuito Stradale del Mugello, molto pericoloso e che del quali si disputò l'ultima edizione nel 1970.
La prima gara del circuito del Mugello fu disputata nel 1914, ma in questi 56 anni furono disputate solo 17 edizioni, e con molte varianti di percorso.
La gara del 1914 fu disputata su iniziativa dell'Automobile Club di Firenze, che già organizzava la Coppa della Consuma, e che cercava un circuito più impegnativo.
Avevano visto giusto: si trattava strade che a quei tempi erano poco più di mulattiere, attraversando località che a quei tempi erano solo villaggi. L'idea era quella di fare una gara di regolarità, quindi i partenti - 36 vetture - avevano un dato tempo per percorrere i 4 giri di 67,5 km. l'uno. Tuttavia la formula non era spettacolare, perchè le auto si fermavano poco prima del traguardo, per rispettare i tempi di percorrenza imposti dai giudici, e il folto pubblico che affollava le strade fu molto deluso dalla scarsa spettacolarità della gara.
Ma il destino decise per tutti: dopo una settimana un anarchico serbo assassinò il granduca d'Austria, scoppiò la prima guerra mondiale e della gara del Mugello non si parlò più per un bel pezzo!
La gara riprese nel 1920, seguendo questo percorso di massima:
Partendo da San Piero a Sieve, si andava verso il passo del Giogo sulla SS 503
verso Firenzuola,
dove ci dirigeva verso il passo della Futa
e la SS 65, e di lì verso il bivio di Ghiereto (che non esiste più perchè è rimasto sotto il lago di Bilancino...), poi verso la villa Medicea di Cafaggiolo e poi di nuovo verso San Piero a Sieve.
Tranne un'interruzione nel 1926 e 1927, la gara proseguì sino al 1929, con i migliori assi dell'epoca: Giampiero Campari, Alfieri Maserati, Enzo Ferrari - tanto per dirne tre - ma il regime fascista, preferì a questa gara, il circuito del Montenero, che si teneva a Livorno ed era sotto la diretta protezione nientemento che dal genero del Duce, Galeazzo Ciano e da suo padre Costanzo, ministro del regno.
Il circuito riprese nel 1955, dopo la seconda guerra mondiale, ma su un anello ridotto di soli 19 chilometri, che passava da Barberino del Mugello.
Sicuramente si sarà preferito questo percorso perchè le strade dell'Appennino - su cui passava la linea gotica - erano ridotte in condizioni disastrose, ed occorsero molti anni perchè fossero non solo nuovamente praticabili, ma che ci si arrischiasse a correrci una gara sportiva.
Nel 1956 la gara non fu disputata, e nel 1957 uno spaventoso incidente durante la Targa Florio, dove morirono piloti e spettatori, provocò l'abolizione di quasi tutte le gare stradali.
Nel 1964 ti tentò una nuova edizione, e per rispettare le norme di sicurezza fu necessario chiudere al traffico privato le statali 65 e 503 per due giorni, perchè si utilizzò il tracciato del 1920 di 66 km.
Le case automobilistiche non presentarono vetture ufficiali, ma nonostante ciò, la gara attirò una quantità esagerata di spettatori, che affollavano le strade lungo tutto il percorso.
Nel 1965 altro grande successo di pubblico, nonostante condizioni le metereologiche fossero tutt'altro che favorevoli, e cominciarono a partecipare i primi piloti di nome, su auto private.
Nel 1966 arrivarono anche le scuderie ufficiali: Alfa Romeo, Porsche, Abarth, Ferrari. La partenza fu spostata a Scarperia.
Nel 1967, durante le prove, la Ferrari del pilota tedesco Gunter Klass uscì di strada, urtò contro un albero ed il pilota morì sul colpo. Un cippo, deposto recentemente, segnala il luogo della tragedia.
Il 1968 è stato l'apice della gara, tanto che per l'occasione fu chiamato "Gran Premio del Mugello" e il pubblico assiepato lungo le strade fu contato in oltre duecentomila persone!
il 1969 e il 1970 furono dominati dal mitico Arturo Merzario (ve lo ricordate?! portava sempre un cappellone da cow-boy) ma il 1970 segnò anche la fine di questa competizione.
Infatti, durante le prove, una vettura Alfa Romeo, condotta da Spartaco Dini, travolse due famiglie che assistevano alla gara sul ciglio della strada, uccidendo un bambino di soli sette mesi.
E qui chiudiamo il giro.
Nel 1972 l'ACI di Firenze iniziò la costruzione dell'autodromo....
Mappa
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