domenica 1 maggio 2016

IL SACRO CHIODO DI COLLE VAL D'ELSA

Le reliquie che riguardano la croce di Cristo sono molteplici. 
La tradizione parla di 4 chiodi (due per le braccia, uno per i piedi ed uno per il cartello "INRI"(Gesù Nazareno Re dei Giudei in latino: è sicuramente una precisazione inutile, ma farla non si spende niente, quindi...) ma di reliquie legate in qualche modo alla Santa Croce, è pieno il mondo.
Pare però che in Italia abbiamo tutti e quattro i chiodi della Santa Croce.
Uno è a Monza, ed è quello racchiuso nella corona ferrea: si, proprio quella dei re Longobardi, quella che Carlo Magno si fece mettere in testa dal Papa la notte di Natale dell'anno 800.
L'altro è a Roma, nella Basilica della Santa Croce di Gerusalemme. Con questo chiodo fu fatto il morso del cavallo di re Costantino, per proteggerlo nelle battaglie.
il terzo è a Milano, e secondo la tradizione è lì, appeso supra l'altare maggiore, ma la città di Milano ne è in possesso da quando era vescovo Ambrogio - quindi dal IV secolo.
Il quarto invece, è a Colle Val d'Elsa.
Di Colle Val d'Elsa abbiamo già brevemente parlato nel post "le città della Val d'Elsa" (link).
E' custodito nella Cattedrale, nella parte alta della città, e pare che si trovi a Colle dal Xi secolo. 


Era stato affidato ad un vescovo franco, che morì mentre tornava a casa da Roma, dove il papa glielo aveva affidato.
Alla morte del vescovo, passò nelle mani di un prete colligiano, che lo lasciò poi alla città. 
Qui è rimasto in un piccolo scrigno di legno dorato, e solo dopo diversi anni fu commissionato il monumentale reliquiario d'argento che possiamo vedere nella cappella, posta sul lato destro della Cattedrale.

Il culto del Sacro Chiodo era così vivo in Colle, che nessun testamento era considerato valido, se non portava almeno un piccolo lascito al culto della reliquia.
La Cattedrale che lo custodisce è veramente bella a luminosa, ma ancor più sorprendente è la cripta, che si può visitare passando dall'esterno.

Dal XVII secolo è la sede della Confraternita della Misericordia di Colle ma, a parte l'esposizione di drappi e bare tardo-rinascimentali - sorprendentemente piccole per le nostre proporzioni attuali - la cripta è tutta colori chiari, e raffigura fiori, uccelli e piante; forse così immaginavano il paradiso.

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