Esiste un quadro più famoso della Gioconda?
Al Louvre è esposto in una sala dove si possono ammirare capolavori immortali di autori a dir poco immensi: bene, nessuno se li fila; in compenso davanti a questo quadrettino di dimensioni assai modeste c'è sempre un assembramento di gente che fotografa all'impazzata - ma lo guarderanno il quadro, o si accontenteranno di vedere poi le foto a casa? e in questo caso, che ci sono andati a fare al Louvre? Mah - gira filmini, si va venire gli svenimenti per l'emozione.
Non vogliamo parlare della Gioconda, ma del Ponte a dorso d'asino a sette arcate che si vede sullo sfondo, sulla destra in basso.
Questo ponte esiste tutt'ora sulla strada Setteponti, tra Arezzo e Castiglion Fibocchi, su quella che in tempi romani era la Cassia Vetus e che univa Firenze a Roma. E' stato costruito tra il 1240 e il 1277, quindi ci sono voluti quasi 40 anni per costruirlo, perchè in questo punto l'Arno non è profondo, ma è molto ampio.
La bellezza di questo ponte non si apprezza certo passandoci sopra: è stretto e per percorrerlo c'è da sottoporsi alla tortura di un semaforo a senso unico alternato, dove il verde dura pochissimi secondi
Bisogna scendere dalla macchina e andare a vederlo lungo le sponde del fiume, che in quel punto offrono un paesaggio splendido, con isole piene di vegetazione e sponde verdi e tranquille. Naturalmente è solo apparenza: il ponte in 850 anni di storia ha sopportato una gran quantità di piene - anche distruttive, tipo quella del '66 che tanti danni ha fatto a Firenze - e ha superato indenne persino la seconda guerra mondiale, dove i tedeschi avevano l'abitudine di minare tutti i ponti da dove passavano.
Anche questo fu completamente minato, e sarebbe esploso se l'esercito alleato non fosse riuscito a salvarlo in extremis!
Proprio da qui parte la riserva naturale di Ponte Buriano e Penna, dove Penna è la diga che è stata ri costruita dopo l'alluvione del 1966, e dove - questo è un particolare davvero curioso - l'Arno riceve le acque del Canale Maestro della Chiana, che è un canale artificiale costruito tra il XVIII e il XIX secolo, per evitare l'impaludamento della Val di Chiana, sfruttando canali già costruiti in precedenza dai Medici prima e dai romani ancora prima. Beh, questo canale prima era un affluente del Tevere, e invece è poi diventato affluente dell'Arno!
Con le tecniche digitali odierne, è stato definito il punto da cui Leonardo da Vinci ha osservato il ponte: pare che fosse il Castello di Quarata, che è una frazione a pochi chilometri da Arezzo.
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