Quindi, nel borgo di Calenzano Alto, che già da solo merita una visita, vi consigliamo di guadagnare un'oretta (guadagnare un'ora? ma non si diceva "perdere"? No, guardate, in questo caso è un guadagno...) visitando questo piccolo, delizioso museo.
Vi avvertiamo subito che non è sempre aperto: con una scelta assai intelligente, è chiuso al mattino e nel primo pomeriggio - almeno in estate - ed è aperto dalle 18 alle 20 e poi dalle 21,30 sino alle 23,00).
Si colloca in questa location dal 2004, con una scelta veramente adeguata e suggestiva.
Quando lo abbiamo visitato, eravamo fermamente decisi a informarci e documentarci sulla storia dei soldatini di piombo - storia con la quale si risale molto, molto lontano - sulla differenza tra i figurini a tutto tondo e quelli piatti, sulle tecniche di lavorazione e coloritura.
Poi, dopo essersi incantati davanti ai meravigliosi diorami riproducenti non solo antiche battaglie, o acquartieramenti di truppe, ed essersi chiesti più volte in quale modo sia stato possibile dipingere persino le espressioni del volto su statuette alte non più di un centimetro, abbiamo pensato un bellissimo: e chi se ne frega!
Anche chi, come noi, non ha quasi nozioni di modellismo, può incantarsi ed emozionarsi in questo museo.
Anzi, forse gli addetti ai lavori si perderebbero in dotte disquisizioni sulle tecniche di lavorazione che a noi non ci toccano!
A metà degli anni '90, il Museo del Figurino Storico si è collegato con la fondazione del Museo Stibbert di Firenze, famoso museo dove sono conservati splendide uniformi di ogni parte del mondo, specie dell'impero ottomano, giapponesi e comunque orientali, e rappresenta un invito, veramente unico, allo studio della storia tramite il modellismo.
Infatti, oltre ai diorami delle battaglie abbiamo trovato estremamente affascinanti le ricostruzioni di ambienti d'epoca, come questo banchetto medioevale.
Le ricostruzioni dei campi di battaglia era veramente straordinaria
Per non parlare dell diorama di un accampamento romano
Quando ci siamo fermati ad ammirare alcune stupende statuine, il sorvegliante del museo ha ritenuto opportuno di informarci - con reverenziale ammirazione - che si tratta di veri capolavori, costruiti dalla materia prima quindi dalla lega a base di alluminio detta "zama", fusi, lavorati e dipinti a mano da un artista di cui purtroppo non ricordiamo il nome.
La sala principale è dedicata ai tempi antichi:
quindi soldati romani, cavalieri medioevali, eserciti rinascimentali, battaglie napoleoniche, guerre d'indipendenza, la presa della Bastiglia, la guerra di secessione americana, gli antichi samurai e via di questo passo.
Ogni epoca è degnamente rappresentata.
In una sala separata, invece, la prima e la seconda guerra mondiale, con la riproduzione di aerei d'epoca e diorami con la ricostruzione di vari ambienti.
La ricostruzione di una trincea della prima guerra mondiale ci ha commosso, e i vari diorami riguardanti gli sfollati dopo l'8 settembre, emozionato.
In tutte le sale, oltre ai diorami e alle statuine splendidamente dipinte, non mancano le divise a grandezza naturale - bellissime ricostruzioni - o gli angoli tematici: la trincea, la postazione della mitragliatrice tra i sacchi di sabbia e così via.
Non manca una teca riguardante le varie tecniche di costruzione e coloritura dei modellini e la loro costruzione e fusione.
Alle pareti, pagine mobili - un libro che si sfoglia a parete - racconta la storia del modellismo militare dalle sue origini.
Ed ecco perchè non ci siamo documentati in materia: vogliamo che andiate lì per leggerlo di persona (bella scusa, vero?)
Mappa
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