domenica 7 febbraio 2016

LA CICLABILE CAMAIONI-MONTELUPO

Di solito noi parliamo di luoghi, che abbiamo visitato e che secondo noi meritano di essere descritti e chissà che a qualcuno non venga in mente di visitarli a sua volta...
Stavolta invece parliamo di un percorso, nello specifico una pista ciclabile.
Va bene, il mondo è pieno di piste ciclabili, però confessiamo la nostra parzialità: per lavoro ci passiamo davanti ogni giorno, e ci era venuta una gran voglia di vedere com'era e dove portava.
E' nei pressi del Ponte Bitossi (link) poco prima del sottopasso sotto la ferrovia Firenze-Pisa: una ripida salitina, con una sbarra ed un divieto di accesso ai veicoli a motore.
Così una volta abbiamo parcheggiato oltre il sottopasso, e ci siamo avventurati, muniti di scarponi da trekking (perchè avevamo letto che era fangosa).
Invece: sorpresa! Un asfalto drenante, colato di recente, si snodava sinuoso tra la ferrovia e la riva sinistra dell'Arno.
Si tratta di un percorso assolutamente pianeggiante, adatto anche a mamme con il passeggino - se non fosse che nel primo tratto è un po' isolata - e ciclisti della domenica pomeriggio.
Qualche buontempone ha attaccato questi adesivi, forse un po' ottimisti, sulle località raggiungibili da questo percorso.

La ciclabile, è costeggiata da un lato da una storica ferrovia, quella Firenze-Pisa Livorno (già... prima della Strada di Grande Comunicazione), detta Leopolda, poichè voluta dal nostro buon Leopoldo II di Lorena.

Fu la prima ferrovia costruita in Toscana tra il 1844 ed il 1848.
Il tratto Livorno-Pisa fu inaugurato il 13 marzo 1844. Il 19 ottobre del 1845 la ferrovia raggiunse Pontedera ed il 20 giugno 1847, Empoli.
Nel frattempo, si lavorava anche nella tratta Firenze - Empoli ed il 12 giugno 1848 tutti i 97 km della ferrovia furono aperti al traffico.
Prima ferrovia italiana ad avere una effettiva valenza commerciale, portò miglioramenti nelle condizioni di vita e di lavoro di migliaia di persone, anche se non mancarono le contestazioni. 
Infatti, proprio a Montelupo Fiorentino, i barrocciai dell'Arno - che vedevano giusto prevedendo che il loro lavoro di collegamento tra i barconi,  che trasportavano le merci sin lì, e la città di Firenze,  sarebbe stato soppiantato dalla linea ferroviaria - organizzarono una rivolta, dove si ebbero anche delle vittime. 
Forse questa strana costruzione risale a quei tempi?
La linea che la ciclabile costeggia, è rimasta la stessa dal 1848, anche se, per evitare la tortuosità della linea ferroviaria originale, proprio nel punto costeggiato dalla ciclabile, è stata costruita la variante Lastra a Signa - Montelupo Fiorentino (circa 10 km)  che ha richiesto, tra il 1995 ed il 2006, molto più tempo che per costruire tutta la linea nel 1845.
Miracoli delle opere pubbliche in Italia!
Percorrendo la nostra ciclabile, si trovano degli scorci, dove l'Arno è particolarmente maestoso, tanto da farci esclamare "Però...sembra il Tamigi!"
Ci siamo meravigliati di non vedere i "tre uomini in barca (per tacer del cane)".
Ah, se non avete mai letto il capolavoro di Jerome K. Jerome, leggetelo: è uno dei libri più spassosi che ci sia mai capitato di leggere!



Il percorso scende poi più vicino al letto del fiume, avvicinandosi alla frazione di Sanminiatello, dove la ciclabile costeggia degli orticelli, talmente ordinati e ben tenuti da sembrare dei giardini. 
Da qui, spesso troviamo dei sottopassi sotto la ferrovia ma, uno solo escluso, nessuno porta a Sanminiatello; sono tutti privati e portano a cortili o rimesse.
Quando sulla destra dell'Arno appare la rupe di Capraia, sulla destra un pioppeto autunnale ci ricorda i quadri Klimt.

In lontananza, le torri - un po' sinistre - della Villa Ambrogiana: siamo arrivati nei pressi del parcheggio che costituisce l'arrivo, poco più di 4 km e un'oretta di cammino molto facile e piacevole.
Sono lontani i tempi in cui leggevamo notizie sconfortanti su questo tratto, lasciato a sè stesso, invaso dalle erbacce, un viottolo nel fango e nella sporcizia.
Si tratta invece di un bel percorso, al quale abbiamo trovato un solo, vero difetto: al momento non è illuminato, per cui non è percorribile di sera.

Mappa

Nessun commento:

Posta un commento