Vi ricordate quella rubrica sulla Settimana Enigmistica che si intitolava "forse non tutti sanno che..."
Ecco, forse non tutti sanno che Tirrenia, una delle frazioni litoranee del comune di Pisa, è in realtà una citta' di fondazione.
Con questo termine si intendono quegli agglomerati urbani che nascono sulla base di una precisa volontà politica.
Negli Anni '30 del XX secolo, questa volontà politica ce l'aveva Benito Mussolini, che fece nascere una miriade di città di fondazione. La più famosa di tutti è Latina, nell' Agro Pontino - che ai tempi si chiamava Littoria, infatti il nome fu cambiato solo nel dopoguerra - o Pomezia, o Sabaudia, tanto per fare dei nomi noti.
Queste città di fondazione nascevano tutte più o meno nello stesso modo: una piazza centrale, dove era presente una Torre Littoria, e intorno alla quale sorgevano gli edifici principali: il municipio, la casa del fascio, la scuola, l'ufficio postale e così via.
Nello specifico, Tirrenia venne fondata il 3 novembre 1932 per volontà di Costanzo Ciano, livornese, padre di quel Galeazzo che poi diventò genero di Mussolini.
La piazza centrale si chiama Piazza dei Fiori, e gli architetti che la progettarono le diedero questa particolare impronta razionalista, tutta travertino, marmi chiari e superfici lisce.
Furono costruiti vari alberghi e lo stabilimento Imperiale - a quei tempi l'impero era di moda - con albergo, caffè e stabilimento balneare.
Le statue che adornano il complesso, hanno una loro strana dignità storica, data più dal materiale piuttosto vile in cui sono state costruite - come il mattone verniciato - che dall'antichità che si richiederebbe invece ad un marmo autentico.
Qui,in questa stessa costruzione, negli anni '90 c'era una famosa, omonima discoteca, che attirava frotte di persone da ogni parte d'Italia, durante tutto l'anno, per il famoso mezzanotte-mezzogiorno (orari di entrata e di uscita).
Tirrenia, perla del Mediterraneo - nelle intenzioni di chi la progettò - doveva diventare anche una specie di Cinecittà. Infatti furono costruiti degli Studi Cinematografici, inaugurati nel 1933, e di cui doveva servirsi la propaganda fascista.
Alcuni film sono stati anche girati, ma gli attori preferivano certamente la Cinecittà di Roma, vicina alla Capitale e sicuramente meglio servita di una città neofondata su una ex-palude ed in mezzo ad una selvaggia pineta!
In definitiva la produzione cinematografica non decollò mai, e gli stabilimenti cinematografici furono usati prima dai tedeschi come deposito di munizioni, e poi dagli americani del Tombolo (vedi post), come deposito di merci varie.
Nel 1961 gli stabilimenti vennero rilevati da Carlo Ponti, ma chiusero definitivamente pochi anni dopo, nel 1969. L'ultimo film girato in questi teatri di posa fu "Goodmorning Babilonia" dei fratelli Taviani, nel 1987.
A Tirrenia, in fondo al viale dei Fiori troviamo anche questa graziosa ex stazione - adesso adibita a bar ristorante - che costituiva una tappa della ferrovia elettrica Pisa -Tirrenia - Livorno.
Anche questa fu inaugurata nel 1932 , sfruttando e ampliando un pre-esistente ferrovia a vapore che collegava Pisa al suo litorale, detta "il trammino". Visto lo sviluppo del turismo negli anni '20, fu pensato di prolungarla sino a Livorno, passando dal Calambrone.
Ecco, il Calambrone era detto la zona del litorale a nord di Livorno, era quindi un nome generico, che si vorrebbe far risalile a Caput Labronis, ed in epoca medioevale era da identificarsi con il Porto Pisano. Poi ci fu l'impaludamento dell'Arno, e Calambrone rimase solo una località scarsamente popolata, sino agli anni trenta del XX secolo, quando, nello stesso periodo della costruzione di Tirrenia, il regime pensò di utilizzare questo litorale per realizzare le Colonie Estive che caratterizzano tutto questo tratto di costa. Ce ne sono di molto belle e ben restaurate, utilizzate per alberghi di lusso, altre per abitazioni private, altre ancora in completo degrado.
Erano tutte costruzioni realizzate da grandi architetti dell'epoca, alcune classicheggianti, altre razionaliste: tutte proprio sulla riva del mare, su quelle dune di Tirrenia che sono rimaste tra le poche zone che conservano ancora la particolarità delle dune marine, con la loro tipica flora, peraltro protetta da oasi naturalistiche.
Fu realizzato anche un piccolo centro abitato, che fu chiamato appunto Calambrone. Con la dismissione delle Colonie Estive, nella seconda metà del XX° secolo, la zona che era già poco popolata, cadde nel degrado.
Attualmente è stato però restaurato - a nostro avviso in modo davvero gradevole - e ampliato e integrato con costruzioni moderne, - che mettono in risalto le statue classicheggianti degli anni '30, e la bella chiesa di Santa Rosa dalle bellissima cupola a gradini.
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