Siete autorizzati a pensare che stiamo diventando noiosi.
Ma non siamo noi a cercare questi luoghi "fantasmatici", sono loro che ci intralciano la strada.
E a noi - che questi posti strani ci piacciono, che dobbiamo fare?! Ne parliamo.
Dunque, durante un fine settimana nelle meravigliose Marche, non ci siamo imbattuti proprio nel lago fantasma?
Quello di San Ruffino è vicino ad uno dei borghi che amiamo di più, con un nome che si fa capire da solo: Amandola, - e si ama, si ama - in provincia di Fermo.
Due parole su questa piccola, incantevole cittadina che sorge sui monti Sibillini.
I "Monti Azzurri" come li chiamava Giacomo Leopardi.
(N.D.R. - tutti i monti sono azzurri, visti da lontano. Anche i Monti della Calvana... però i Sibillini li ha chiamati così Leopardi, e da allora - diciamocelo - un po' se la tirano).
Sorge su tre monti, ed i castelli che vi sorgevano sopra, si confederarono in libero comune nel 1248.
Da allora quindi non si parla più di Agello, Leone e Marrubbione, ma viste le foreste di mandorli che abbondavano nella zona, la neonata città fu chiamata - e nel dialetto della zona viene chiamata ancora così - La Mannola, cioè la mandorla, poi italianizzata in Amandola, con questo curioso gioco di gerundio passato (se le nostre nozioni di grammatica ci dicono ancora la verità).
La città è situata a sinistra del fiume Tenna.
E qui casca l'asino! Nel senso che il fiume Tenna è quello che forma poi il lago di San Ruffino.
Nel 1961 fu creato questo invaso, che serve da riserva d'acqua nel caso vi siano annate particolarmente avare di pioggia.
Tuttavia, con l'inizio dell'autunno, la diga viene aperta: le acque defluiscono verso valle, ed il lago scompare in un batter d'occhio, lasciando una vasta palude che si asciuga abbastanza in fretta, e lascia solo il letto del fiume.
In primavera la diga viene richiusa, ed in estate il lago è bellissimo, con dei colori splendidi ed una vegetazione rigogliosa.
Così l'abbiamo visto noi, in pieno agosto.
Sarebbe bello tornare in inverno per vedere il solo corso del fiume!
Mappa
La città è situata a sinistra del fiume Tenna.
E qui casca l'asino! Nel senso che il fiume Tenna è quello che forma poi il lago di San Ruffino.
Nel 1961 fu creato questo invaso, che serve da riserva d'acqua nel caso vi siano annate particolarmente avare di pioggia.
Tuttavia, con l'inizio dell'autunno, la diga viene aperta: le acque defluiscono verso valle, ed il lago scompare in un batter d'occhio, lasciando una vasta palude che si asciuga abbastanza in fretta, e lascia solo il letto del fiume.
In primavera la diga viene richiusa, ed in estate il lago è bellissimo, con dei colori splendidi ed una vegetazione rigogliosa.
Così l'abbiamo visto noi, in pieno agosto.
Sarebbe bello tornare in inverno per vedere il solo corso del fiume!
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