domenica 20 agosto 2017

ORANGINA...CHI ERA COSTEI?

Con chiunque abbiamo parlato, bambino negli anni '60 e adolescente negli anni '70, alla parola "orangina" si sono illuminati gli occhi, e il ricordo, netto e preciso, era della "bottiglietta rotonda, piccola, verde scura, con l'esterno a buccia di arancia".
Tutto vero.
Ma non si chiamava orangina, bensì aranciata Roveta. (ricordatevi di questo nome, perchè poi ne parliamo).
Pensiamo che l'equivoco sia nato perchè la bottiglia dell'Orangina, marchio francese nato nel 1935, era simile nelle dimensioni, nel colore e nel tipo di forma della bottiglia.
Il marchio Orangina è mancato dall'Italia per parecchi anni, e solo di recente è stato reimportato in Italia, da parte di un distributore dal nome che è tutto un programma (OnestiGroup).
Riteniamo quindi - ma si tratta di un 'interpretazione del tutto personale - che l'immagine della Aranciata Roveta e quella dell'Orangina si siano sovrapposte nell'immaginario collettivo, a causa delle similitudini esistenti tra i due marchi, e alimentata dal fatto che Orangina sia scomparsa dal mercato italiano per diversi anni.
Detto questo, ritorniamo alla bottiglietta verde da 0,20 lt, che si chiamava Aranciata Roveta.
Anzi, torniamo alla Sorgente Roveta.

Prendeva il nome dalla località dove sgorgava la sorgente, e che si trova nel comune di Sandicci.
Per dire la verità, l'acqua non sgorgava, come ci si immaginerebbe da una sorgente, ma trasudava dalle rocce.
Proprio questo fatto le dava delle caratteristiche chimico-fisiche di qualità e purezza uniche, oltre a darle un gusto particolare.
Questa strana fonte era nota da tempo, ma solo l'imprenditore Enrico Scotti ebbe l'intuizione di sfruttarla, nei primi anni del secolo scorso.
Tuttavia Enrico Scotti non andò oltre i canoni del suo tempo, quando lo sfruttamento di una fonte d'acqua era legato al turismo termale.
Fece costruire l'Albergo delle Fonti, dotandolo, già dal 1905. di comfort inauditi per l'epoca, il telefono, e campi da tennis.
La grossa spinta in avanti venne dal figlio di Enrico, Gino Scotti, che ereditò l'azienda dal padre nel 1929.
Gino Scotti era una persona veramente "avanti".
Potenziò la recezione alberghiera, facendone un luogo di villeggiatura di grande prestigio: nell'Albergo delle Fonti, hanno trascorso dei periodi di ritiro sia la Fiorentina, che la squadra nazionale di calcio, che vinse i mondiali nel 1934 e nel 1938.
Nel secondo dopoguerra - in un periodo quindi in cui era cosa non da poco avere l'acqua corrente in casa - intuì le potenzialità del mercato dell'acqua in bottiglia, ed in seguito anche quello delle bibite, derivate da un marchio di acque minerali.
Da vero precursore, aveva già una visione della ricerca della "naturalità", da parte del mercato, nei  prodotti industriali, e si inventò la famosa bottiglietta a forma di arancia; oltre al chinotto - che si chiamava Kinotto, con la "k" - la cedrata - un classico anni '50 - e, udite, udite, il pompelmo... che negli anni '50 era un frutto veramente esotico!
Il sig. Gino era un  vero esperto di marketing ante-litteram, ed a quei tempi la Sorgente Roveta era un'industria che dava lavoro a 80 famiglie della zona, che aveva i macchinari migliori e più all'avanguardia, con una speciale attenzione al mantenimento dei sapori naturali delle sue bibite.
Si era inventato persino un concorso a premi, legato al ritrovamento di un certo numero stampato nel tappo delle bottiglie.
Purtroppo, venne a mancare nel 1960.
Alla sua morte iniziarono le battaglie legali tra gli eredi, per il possesso dell'azienda.
Da lì iniziò il declino, perchè, priva di una guida forte che potesse continuare l'opera di aggiornamento continuo che Gino Scotti aveva intuito e realizzato, l'azienda perse il predominio sul mercato nazionale, riducendosi sempre più a realtà locale.
Nel 1966 ci fu il primo sciopero delle maestranze, che lavorava con lo stesso contratto dal 1925; poi cessò la produzione delle bibite; ed il 14 agosto 1975 gli ultimi 15 operai rimasti credevano di andare in ferie, ma lo stabilimento non fu mai più riaperto!
Anche l'Albergo delle Fonti fu chiuso; fu riaperto alcuni anni dopo con il nome Hotel Sorgente Roveta, ma è stato chiuso definitivamente nel 2008, dopo alcuni anni di gestioni a dir poco infelici.
Particolarmente spettrale è la visita al suo sito internet, tuttora esistente, ma fermo al 2004.

Lo potete vedere a questo indirizzo http://www.sorgenteroveta.it/home.htm



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