domenica 6 maggio 2012

SS 66


 SS 66

In America si chiama “US Route 66” detta “ Mother Road”, ed è considerata la più famosa strada degli Stati Uniti. Va da Chicago (Illinois) a Santa Monica (California).
Anche noi in Italia abbiamo la nostra Route 66: si chiama SS 66 e ,molto più modestamente, unisce Firenze alla SS 12 del Brennero non sarà famosa come quella glorificata da Steinbek e Kerouac ma possiede comunque un suo fascino.
La SS 66 ha inizio in teoria all’incrocio di quella che , nella toponomastica cittadina si chiama via Pistoiese - via Francesco Baracca nella zona nord della città - . In realtà, come tutte le antiche statali inizia dal centro della città, in Piazza Signoria e quindi il cippo che ne indica l’inizio è in realtà il km. 5,280.

La strada sfiora in molti punti la città di Prato, ma non la attraversa mai, mentre invece passa proprio davanti alla Villa Medicea del Poggio a Caiano.

Proseguendo, la strada ci porta a Pistoia. Qui il tracciato si interrompe e non è più segnalato anche se possiamo ritrovarlo dal toponimo di via Fiorentina, che prosegue in varie strade urbane sino a via Modenese (ecco il toponimo giusto) e poi va a riunirsi alla variante esterna alla città di Pistoia, laddove i vivai sono di alberi di alto fusto e la strada comincia a salire ripida, avendo sulla destra l’ estrema periferia nord della città.
Dalla salita rivediamo la prima miliare che indica già 40,600 km da centro di Firenze.
Adesso la strada sale con ampi tornati panoramici ed il panorama di colline coltivate e boschi con la città sullo sfondo è veramente suggestivo.

Le ville nel verde si susseguono, e si cominciano a vedere le prime casette in pietra che danno già un aria di montagna al paesaggio, e dalle edicole in pietra con le madonnine che aiutano i viandante.

Tra Cireglio e Le Piastre scorre il 44° parallelo, il cui cartello è onnipresente su tutte le strade di montagna della zona. 
 
A Le Piastre c’è una famosa e bellissima fontana pubblicitaria della Campari, scolpita negli anni ’30 dallo scultore Giuseppe Gronchi. Le Piastre è famosa anche per la sagra della Bugia che si tiene i primi giorni di agosto.

Dopo la fontana la strada comincia a scendere e segue il corso del Fiume Reno. Questa valle, stretta e piuttosto buia è detta “del Freddo”, anche perché sino agli anni ’30 lungo il fiume c’erano delle ghiacciaie dove il ghiaccio veniva conservato e trasportato tra teli di canapa sino alla valle e poi venduto.
Una di queste caratteristiche ghiacciaie,rotonda e con il tetto a cono è ben visibile proprio sulla SS66, poco dopo Le Piastre.

Campo Tizzoro, un abitato nato intorno alla fabbrica della S.M.I. (società Metallurgica Italiana) e gran parte del paese e’ composto da case costruite dalla proprietà per gli operai. Sino all’inizio degli anni ’80, davanti all’entrata dello stabilimento c’era un tratto di strada riscaldato, costruito probabilmente dalla proprietà per evitare che i grossi autocarri che facevano manovra in quel tratto assai ripido, potessero rovesciare il carico o comunque danneggiarlo.
Campo Tizzoro è, secondo alcune fonti, il luogo dove avvenne la battaglia nella quale morì Lucio Sergio Catilina il 5 gennaio del 62 a.c.

Dopo San Marcello, in località Mammiano troviamo il bellissimo ponte sospeso sul fiume Lima, costruito in ferro da Vincenzo Douglas nel 1922 per permettere agli operai ,che abitavano di là dal fiume, di arrivare ad un laminatoio della S.M.I. in modo comodo e sicuro. Adesso è in cavi d’acciaio, ed è uno dei ponti sospesi pedonabili più lunghi del mondo. 
 
Poi, tra boschi fitti si percorre l’ultima discesa che ci porta, dopo un ponte sul fiume Lima, ad un piazzale dove la SS 66 segna il suo km 67,7 e si unisce alla SS 12 dell’Abetone e del Brennero.

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