SS 66
In America si chiama “US Route 66” detta “ Mother Road”, ed è considerata la più famosa strada degli Stati Uniti. Va da Chicago (Illinois) a Santa Monica (California).
Anche noi in Italia
abbiamo la nostra Route 66: si chiama SS 66 e ,molto più
modestamente, unisce Firenze alla SS 12 del Brennero non sarà famosa come quella glorificata da Steinbek e Kerouac ma possiede comunque un suo fascino.
La SS 66 ha inizio in
teoria all’incrocio di quella che , nella toponomastica cittadina
si chiama via Pistoiese - via Francesco Baracca nella zona nord
della città - . In realtà, come tutte le antiche statali inizia dal
centro della città, in Piazza Signoria e quindi il cippo che ne
indica l’inizio è in realtà il km. 5,280.
La strada sfiora in
molti punti la città di Prato, ma non la attraversa mai, mentre
invece passa proprio davanti alla Villa Medicea del Poggio a Caiano.
Proseguendo, la strada
ci porta a Pistoia. Qui il tracciato si interrompe e non è più
segnalato anche se possiamo ritrovarlo dal toponimo di via
Fiorentina, che prosegue in varie strade urbane sino a via Modenese
(ecco il toponimo giusto) e poi va a riunirsi alla variante esterna
alla città di Pistoia, laddove i vivai sono di alberi di alto fusto
e la strada comincia a salire ripida, avendo sulla destra l’
estrema periferia nord della città.
Dalla
salita rivediamo la prima miliare che indica già 40,600 km da centro
di Firenze.
Adesso la strada sale
con ampi tornati panoramici ed il panorama di colline coltivate e
boschi con la città sullo sfondo è veramente suggestivo.
Le
ville nel verde si susseguono, e si cominciano a vedere le prime
casette in pietra che danno già un aria di montagna al paesaggio, e
dalle edicole in pietra con le madonnine che aiutano i viandante.
Tra Cireglio e Le
Piastre scorre il 44° parallelo, il cui cartello è onnipresente su
tutte le strade di montagna della zona.
A Le Piastre c’è una
famosa e bellissima fontana pubblicitaria della Campari, scolpita
negli anni ’30 dallo scultore Giuseppe Gronchi. Le Piastre è
famosa anche per la sagra della Bugia che si tiene i primi giorni di
agosto.
Dopo la fontana la
strada comincia a scendere e segue il corso del Fiume Reno. Questa
valle, stretta e piuttosto buia è detta “del Freddo”, anche
perché sino agli anni ’30 lungo il fiume c’erano delle
ghiacciaie dove il ghiaccio veniva conservato e trasportato tra teli
di canapa sino alla valle e poi venduto.
Una di queste
caratteristiche ghiacciaie,rotonda e con il tetto a cono è ben
visibile proprio sulla SS66, poco dopo Le Piastre.
Campo
Tizzoro, un abitato nato intorno alla fabbrica della S.M.I. (società
Metallurgica Italiana) e gran parte del paese e’ composto da case
costruite dalla proprietà per gli operai. Sino all’inizio degli
anni ’80, davanti all’entrata dello stabilimento c’era un
tratto di strada riscaldato, costruito probabilmente dalla proprietà
per evitare che i grossi autocarri che facevano manovra in quel
tratto assai ripido, potessero rovesciare il carico o comunque
danneggiarlo.
Campo Tizzoro è, secondo alcune fonti, il luogo dove avvenne la battaglia nella quale morì Lucio Sergio Catilina il 5 gennaio del 62 a.c.
Dopo San Marcello, in
località Mammiano troviamo il bellissimo ponte sospeso sul fiume
Lima, costruito in ferro da Vincenzo Douglas nel 1922 per permettere
agli operai ,che abitavano di là dal fiume, di arrivare ad un
laminatoio della S.M.I. in modo comodo e sicuro. Adesso è in cavi
d’acciaio, ed è uno dei ponti sospesi pedonabili più lunghi del
mondo.
Poi, tra boschi fitti
si percorre l’ultima discesa che ci porta, dopo un ponte sul fiume
Lima, ad un piazzale dove la SS 66 segna il suo km 67,7 e si unisce
alla SS 12 dell’Abetone e del Brennero.
Mappa: http://g.co/maps/uygdu
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