MONTEMIGNAIO E I BAGNI DI CETICA nel Casentino
Per fare questo piacevole giretto, cogliamo l'occasione per percorrere la panoramicissima SS70 "Della Consuma" che è sempre un gran bel vedere per gli occhi (e per le ruote...).
La nostra destinazione oggi è Montemignaio, un piccolo paese ai margini del verdissimo Casentino.
Una paio di chilometri dopo il passo della Consuma, troviamo il bivio che vi conduce in paese.
Poco prima, troviamo l'indicazione dell' Oratorio della Madonna delle Calle, che custodisce una riproduzione dell'immagine miracolosa, venerata nel Medioevo - l'originale adesso si trova a Montemignanio - dai pellegrini che percorrevano la mulattiera (detta appunto calla, da cui il nome) che portava al passo della Consuma attraverso i boschi.
Tornando sulla strada proseguiamo trovando il capoluogo, chiamato Castello. Infatti questo era un castello dei Conti Guidi, una delle dinastie che ha dominato a lungo nel Casentino, nel Valdarno,in Valdelsa ed in Romagna. Fu costruito nel XII secolo ed è stato ottimamente restaurato.
Il Borgo vale una visita sia per quanto è grazioso, sia per il magnifico panorama del Casentino che si gode dalle sue numerose terrazze. Molto particolare è la chiesa di S. Agata. sul cui portale, oltre all'anno di costruzione 1306, è riportato l'emblema dell'arte della lana.
Scendendo di circa un chilometro troviamo la frazione La Pieve con una bella chiesa, quella di Santa Maria Assunta, di cui si hanno notizie fin dal 1103. Durante gli anni era andata completamente in rovina, ed è stato per l'impegno del Pievano che ha tenuto la parrocchia tra le due guerre che essa è stata ricostruita e son stati recuperati alcuni dipinti in essa custoditi.
Volendo completare questo piccolo giretto, consigliamo di visitare i Bagni di Cetica.
Il nome Cetica deriva quasi sicuramente dal latino Ceduus - ceduo - a causa dei meraviglioso boschi di latifoglie che circondano sia il piccolo paese - facente parte del comune di Castel San Niccolo' - che, proseguendo per una agevole strada sterrata, i Bagni.
Questa zona termale era già conosciuta ed era assai frequentata fin dall'epoca romana. Le acque sonno purissime e fredde - circa 5 gradi - e si possono bere, ma soprattutto ci si può bagnare in alcune piccole vasche chiuse che non abbiamo potuto fotografare, perchè attualmente facenti parte di un complesso alberghiero.
Qui pare che si siano incontrati due grandi Santi, San Giovanni Gualberto e San Romualdo che erano andati lì l'uno all'insaputa dell'altro, per dissetarsi e bagnarsi. La loro presenza nel luogo ne evoco' un terzo, San Romolo. Decisero quindi di benedire le acque che divennero miracolose. Ma questo sacro incontro non portò bene, perchè improvvisamente, nel 1205, le acque scomparvero, presumibilmente per una frana.
Sono ritornate spontaneamente nel 1686, e da allora sono state di nuovo molto frequentate.
Nel XVI secolo sull'area, a ricordo dell'incontro dei tre santi, sorse un'abbazia di cui non rimane traccia se non nella piccola cappella che riporta un affresco raffigurante appunto l'incontro.
Mappa: http://goo.gl/maps/MHE8b
Tornando sulla strada proseguiamo trovando il capoluogo, chiamato Castello. Infatti questo era un castello dei Conti Guidi, una delle dinastie che ha dominato a lungo nel Casentino, nel Valdarno,in Valdelsa ed in Romagna. Fu costruito nel XII secolo ed è stato ottimamente restaurato.
Il Borgo vale una visita sia per quanto è grazioso, sia per il magnifico panorama del Casentino che si gode dalle sue numerose terrazze. Molto particolare è la chiesa di S. Agata. sul cui portale, oltre all'anno di costruzione 1306, è riportato l'emblema dell'arte della lana.
Scendendo di circa un chilometro troviamo la frazione La Pieve con una bella chiesa, quella di Santa Maria Assunta, di cui si hanno notizie fin dal 1103. Durante gli anni era andata completamente in rovina, ed è stato per l'impegno del Pievano che ha tenuto la parrocchia tra le due guerre che essa è stata ricostruita e son stati recuperati alcuni dipinti in essa custoditi.
Volendo completare questo piccolo giretto, consigliamo di visitare i Bagni di Cetica.
Il nome Cetica deriva quasi sicuramente dal latino Ceduus - ceduo - a causa dei meraviglioso boschi di latifoglie che circondano sia il piccolo paese - facente parte del comune di Castel San Niccolo' - che, proseguendo per una agevole strada sterrata, i Bagni.
Questa zona termale era già conosciuta ed era assai frequentata fin dall'epoca romana. Le acque sonno purissime e fredde - circa 5 gradi - e si possono bere, ma soprattutto ci si può bagnare in alcune piccole vasche chiuse che non abbiamo potuto fotografare, perchè attualmente facenti parte di un complesso alberghiero.
Qui pare che si siano incontrati due grandi Santi, San Giovanni Gualberto e San Romualdo che erano andati lì l'uno all'insaputa dell'altro, per dissetarsi e bagnarsi. La loro presenza nel luogo ne evoco' un terzo, San Romolo. Decisero quindi di benedire le acque che divennero miracolose. Ma questo sacro incontro non portò bene, perchè improvvisamente, nel 1205, le acque scomparvero, presumibilmente per una frana.
Sono ritornate spontaneamente nel 1686, e da allora sono state di nuovo molto frequentate.
Nel XVI secolo sull'area, a ricordo dell'incontro dei tre santi, sorse un'abbazia di cui non rimane traccia se non nella piccola cappella che riporta un affresco raffigurante appunto l'incontro.
Mappa: http://goo.gl/maps/MHE8b
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