martedì 8 aprile 2014

MOSUMMANO ALTO, MONSUMMANO TERME, LE CAVE E LA GROTTA GIUSTI!

Quando Monsummano Terme, oggi sede comunale, non esisteva perchè là sotto era tutta palude - sempre quella del Padule adesso detto di Fucecchio, di cui abbiamo parlato tantissimo ultimamente - il borgo di Monsummano era su questa altura, situata a circa 340 metri di altitudine.

E c'è stato per un bel po', perchè la pianta del Borgo è di stampo Longobardo, anche se è probabile che l'insediamento abbia origini ancora precedenti.
Insieme alle fortificazioni - ed a un panorama spettacolare - si conserva la Pieve di San Nicolao, con la sua tozza torre, che sicuramente faceva parte delle mura di cinta e che, come altri esempi in Val di Nievole, ha sotto un passaggio a volta. La Pieve fu soppressa nel 1786.

L'insediamento in pianura risale solo al XVII secolo, dopo che il luogo dove sorge fu teatro di una miracolosa apparizione della Madonna, il 9 giugno 1573. Seguendo la sua politica di incentivare i contadini a coltivare le pianure recentemente bonificate, il buon Granduca Ferdinando I non si fece mancare l'occasione di costruire un bel Santuario detto della "Madonna di Fontenova", tra il 1602 e il 1605.

Questo favorì l'aggregarsi di un borgo agricolo, che si radunava tutto intorno al santuario e che non ha certo avuto una storia avventurosa: la sua vita si svolgeva tutta tra i lavori dei campi, strappati alla palude, e quelli nella cava del colle che la sovrasta, e che ne  presenta evidenti le ferite, ben visibili anche dalla A11, che corre lì vicino.

Queste cave erano attive fin dal Medioevo, e da essa venivano tratte varie pietre da costruzione: principalmente calce, ma anche un alberese rosso che è stato utilizzato anche per il pavimento di Santa Maria del Fiore a Firenze, e un travertino biondo, largamente usato nell'architettura locale.
La cava  di calce era di proprietà del Cav. Domenico Giusti, un eminente personaggio locale, che era stato  sovrintendente alle Terme di Montecatini sin dal 1818
Questo signore era certo persona di notevoli mezzi per l'epoca, e viveva in questa bella casa costruita da suo padre tra il 1792 e il 1795. Ai tempi  la villa aveva un ampio giardino, come usava all'epoca per le dimore gentilizie.

Adesso che è nel pieno centro di Monsummano, è un  museo dedicato a Giuseppe Giusti, figlio del suddetto  Cavalier Giusti, e che fu poeta romantico dell'epoca risorgimentale.
Di lui si conserva una statua nella piazza centrale della cittadina - a lui intitolata - e che è anche la piazza dove sorge il famoso Santuario di Fontenova.
La statua è stata posta in modo che la figura del poeta volge le spalle al Santuario, in modo da sottolinearne l'animo anticlericale.

Giuseppe Giusti nacque nel 1809 e morì di tisi - malattia molto comune all'epoca - nel 1850, quindi a soli 41 anni.
Solo l'anno prima, nel 1849, alcuni operai che  stavano lavorando alle cave di calce del cavalier Giusti, stavano tentando  di rimuovere un grande masso che ostruiva un'apertura.
Quando, con grande difficoltà, il masso fu tolto, fu possibile accedere ad una cavità molto profonda e nella quale si scoprì, gettando delle pietre, che c'era acqua.
I primi operai che entrarono nelle cave scoprirono che le grotte erano molto calde, ed emanavano vapori. inoltre il sottosuolo era ricco di laghetti, anch'essi caldi. Si trattava di una grotta carsica  molto ampia, circa 300 metri. Quando il Cavalier Giusti, che se intendeva, scese a vedere di persona la scoperta, intuì immediatamente che poteva trattarsi di acque curative. Fece visionare il luogo ad un medico dell'epoca, esperto in analisi delle acque, che ne confermò le virtù benefiche. In seguito fu realizzato l'attuale stabilimento, che ebbe grande importanza a cavallo del IXX e del XX secolo, quando molte malattie venivano curate con i bagni e le acque termali.

La sua caratteristica è quella di un bagno turco naturale, con temperature molto alte nella parte più profonda e via via sempre più basse risalendo attraverso un percorso che conserva ancora l'aspetto della grotta sotterranea. In base alla temperatura a i tre livelli sono stati dati i nomi di Paradiso, Purgatorio e Inferno.

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