Quando si cercano storie strane da raccontare, molto spesso si cerca lontano.
Anche perchè, quando ci siamo seduti sopra, spesso non le vediamo.
Ogni giorno percorriamo o attraversiamo questa strada e mai ci era venuto in mente di parlarne.
Invece è una storia particolare, e noi proprio quelle cerchiamo.
Dunque. A Prato tutti la conoscono come La Declassata .
Inizia al Ponte Luciano Lama, e quindi in corrispondenza del casello autostradale di Prato Est,
e finisce ad San Piero Agliana, in corrispondenza del ponte sul fiume Calice.
E' lunga quindi una diecina di chilometri.
Quasi nessuno, tranne forse i postini - ma che dico, nemmeno quelli perchè non ci sono numeri civici su questa strada, tranne forse un paio di distributori di benzina - sa che questa strada ha un nome: si chiama Viale Leonardo da Vinci.
Ma perchè si chiama Autostrada Declassata?
Era un tratto dell'autostrada A11, conosciuta come Firenze-Mare (adesso Firenze-Pisa nord) che è famosa per essere stata la seconda autostrada costruita in Italia, negli anni dal 1928 al 1932, seconda solo a quella Milano-Laghi (a quei tempi le autostrade venivano costruite per permettere all'alta borghesia di raggiungere con facilità le località di villeggiatura. Infatti, per andare a raccordarsi con la SS1 Aurelia a Migliarino Pisano, l'A11 era stata fatta appositamente passare da Montecatini Terme, località in quel periodo in gran voga) inaugurata personalmente da Vittorio Emanuele III.
Il tracciato originale dell'autostrada, che a quei tempi era ad una sola corsia per senso di marcia, prevedeva il passaggio a sud dell'aera urbana della città di Prato.
Già a quei tempi ci furono molte proteste e dissensi tra la popolazione e i progettisti, perchè si intuì che l'asse viario avrebbe ostacolato seriamente lo sviluppo della città laniera, che già a qui tempi stava notevolmente espandendosi.
Quando nel 1962 si raddoppio' la carreggiata, si colse l'occasione per spostare l'inclinazione dell'autostrada verso territori agricoli ancora più a sud, in modo da non ostacolare lo sviluppo della città che in quei tempi si era fatto tumultuoso.
A quel punto la strada fu "declassata" da autostrada a strada urbana, e rappresenta tutt'ora una delle più importanti direttrici della città, nonchè confine della sua parte centrale da quella periferica.
Nel tempo si è provveduto al suo raddoppio, ed all'eliminazione di tutti gli incroci a terra, costruendo una serie di sottopassi che ne hanno migliorato molto la percorribilità.
Tuttavia, in corrispondenza dell'unico tratto originale senza incrocio a livello - collocato su una sopraelevata -
corrisponde una strozzatura lunga poche centinaia di metri con ancora una sola corsia per senso di marcia.
Un dettaglio che riporta all'antico tracciato, quanto le strade erano alberate, è questo tratto originale - il raddoppio è dall'altro lato - costeggiato da alti pini.
Mappa
Davvero interessante.
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