domenica 2 ottobre 2016

L'ANTICA FERROVIA SANT'ELLERO - SALTINO

Rimettendo in ordine certe vecchie carte, ci è capitato per caso in mano una cartolina pubblicitaria di un ristorante, che ricordava la vecchia ferrovia a cremagliera che collegava San'Ellero  - a metà strada tra Reggello  e Pelago - al Saltino, poco prima di Vallombrosa.


Al Saltino, badate bene, e non a Vallombrosa: perchè non si poteva disturbare la quiete dei villeggianti, nè tantomeno quella dei monaci dell'abbazia... pensate alla delicatezza di questo pensiero!.
Naturalmente, abbiamo colto questa ispirazione per fare un giretto - e, si spera, per farlo fare anche a voi.
Questa ferrovia fu voluta da un personaggio straordinario, e purtroppo dimenticato: l'ingegner Giuseppe Telfener.
Nonostante il nome, era nativo di Foggia, anche se di origini austriache.
Era un grande costruttore: realizzò in Argentina la ferrovia Tucuman-Cordoba, che con i suoi 564 km è stata per molti anni la più lunga del continente.
Per i suoi meriti imprenditoriali fu creato Conte da Vittorio Emanuele II nel 1877.
In seguito volle collegare New York a Città del Messico, ma l'impresa non gli riuscì, e ne subì anche un notevole danno economico.
Nonostante questo, alla sua morte avvenuta nel 1898, a soli 62 anni, era considerato l'uomo più ricco d'Italia.
Anche la storia della ferrovia Sant'Ellero - Saltino non fu fonte di lauti guadagni.
Al suo ritorno in Italia dagli Stati Uniti, trascorse un periodo di vacanza a Vallobrosa, che a quei tempi ospitava anche l' importante "Istituto Forestale", che richiamava studiosi da tutto il mondo.
Vallombrosa era una località di villeggiatura già nota, ma era difficile da raggiungere. L'inventivo ingegnere non si perse d'animo, e progettò un ferrovia a cremagliera che permettesse ai villeggianti di raggiungere quel luogo di sogno.
Le ferrovie a cremagliera esistevano già, era un tipo di trazione ferroviaria che permetteva di superare pendenze molto elevate, tramite un sistema di ruote dentate che aiutano motrice e carrozze a superare i punti più critici del percorso. Quello da lui progettato era studiato appositamente per questo percorso, tanto che alcuni non lo riconoscono come "ferrovia a cremagliera".
Per maggior sicurezza, siccome le pendenze raggiungevano in alcuni punti il 22%, la motrice era collocata in fondo al convoglio.
Il progetto era pronto nel 1891, e fu approvato in poche settimane: la realizzazione dei poco meno di otto chilometri di ferrovia e di tutte le infrastrutture richiese - udite, udite - solo 4 mesi!! perchè il lavori iniziarono il 23 maggio 1892 e furono terminati il 20 settembre dello stesso anno. Il 23 settembre si procedette al viaggio inaugurale. Incredibile.
Telfener costruì anche alberghi e chalet, contribuendo a fare di Vallombrosa la capitale del turismo montano dell'epoca.
Infatti con la piccola ferrovia, si arrivava al Saltino in poco meno di un'ora di agevole e panoramicissimo viaggio.
Purtroppo nel 1913 l'istituto Forestale fu trasferito a Firenze, perdendo così una parte assai importante di pubblico.
Poi ci fu la prima guerra mondiale, durante la quale le villeggiature diminuirono sensibilmente.
Dopo il 1918, si ebbe un interesse politico a spingere il turismo montano verso le zone dell'Alto Adige, ritornate da poco ad essere italiane, anche la costruzione della strada rotabile - l'attuale SP 88 - e con l'inizio nel 1920 del trasporto su gomma,  contribuirono a diradare sempre di più il traffico verso questa località montana, tanto che nel 1924, la ferrovia fu dismessa definitivamente, ed il materiale rotabile smantellato.
Adesso che cosa è rimasto di questa ferrovia?
La stazione dei Sant'Ellero, sulla SS69 Aretina, che fornisce ancora il suo servizio sulla linea Firenze-Roma.

E' ancora visibile nel suo contesto la stazioncina di Filiberti

La stazione finale del Saltino invece è diventata casa di abitazione privata, ed è completamente irriconoscibile.

Noi l'abbiamo trovata perchè tutti i testi che abbiamo consultato riportano il suo nome attuale "Villa Rognetta" ed è un nome che non si dimentica!
Sotto la villa c'è ancora quello che potrebbe benissimo essere un muro di contenimento ferroviario.
Volendo, con un po' di inventiva e parecchio fiato - sono 845 metri di dislivello... - ci sono ancora dei tratti, inglobati in un sentiero montano, che è possibile percorrere a piedi. 

Ringraziamo il Blog Lettere Meridiane di Geppe Inserra per le notizie sul Conte Giuseppe Telfener



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