domenica 12 marzo 2017

IL MODERNISMO A MONTECATINI TERME

Premettiamo subito una cosa:ci intendiamo di architettura come di cavalli da corsa.
Per cui non ci permetteremmo mai di pontificare sulle tendenze architettoniche o sugli stili...
Semplicemente, abbiamo gli occhi e ci piace usarli per farsi un'idea delle cose.
Come abbiamo fatto a Montecatini Terme, dove abbiamo notato una cosa evidente anche a un cieco: a Montecatini Terme ci sono due stazioni ferroviarie in nemmeno un chilometro.
La più antica è attualmente denominata "Montecatini Centro" ed è una piccola e graziosa stazioncina - dipinta di rosa - che risale all'epoca Lorenese, quando Montecatini si avviava a diventare una famosa località termale.
Fu la stazione di Montecatini sino al 4 agosto 1937, quando fu inaugurata la stazione "Montecatini Terme-Monsummano", che è poi quella che ci interessa.

Il progetto fu curato dall'Ing. Angiolo Mazzoni, un personaggio particolarmente interessante, che ha progettato un notevole numero di stazioni ferroviarie ed edifici postali in tutta Italia.
Fu uno sperimentatore, che realizzò edifici in vari stili - addirittura una Colonia a Calambrone in stile futurista -  prima della seconda guerra mondiale, ma essendo molto compromesso con il regime fascista, da cui mai si dissociò, anche a costo di trascorrere in esilio in Colombia una ventina d'anni, la sua opera è stata molto sottovalutata. Solo recentemente si è dato nuovo valore ai suoi progetti.
Questa stazione, per esempio, ne è una bella dimostrazione.
Realizzata nello stile Razionalista dell'epoca, è stata ben conservata in questi ultimi ottanta anni.
Visitandola, si possono ammirare le bellissime porte in legno e vetro - tipiche dello stile - del salone della biglietteria, che ha mantenuto un aspetto molto retrò, anche se vari ambienti hanno avuto una diversa destinazione, durante tutti questi anni.

Tuttavia molti particolari sono ancora quelli originali, come il rivestimento delle scale, in mattonelline di pasta di vetro, oppure le pareti della biglietteria in granito rosa.

Una brutta fine ha fatto invece la spettacolare fontana, posta davanti all'ingresso.
Il flusso dell'acqua doveva scorrere da una vasca all'altra per caduta, in modo da creare almeno due piccole cascate.
Noi stessi le ricordiamo, dalla nostra infanzia, contornate di fiori ed in piena efficienza.
Pur essendo state restaurate nei primi anni 2000, sono adesso vuote, ridotte a dei ricettacoli di immondizia.
Il secondo edificio è invece la chiesa di Santa Maria Assunta, che è stata elevata alla condizione di Basilica minore da Giovanni Paolo II° nel 1988.

Dalla data di costruzione si capisce che non può essere stata realizzata in pieno stile Razionalista; infatti la Chiesa è stata completata nel 1958.
Però, noi che non siamo degli esperti, troviamo che ha un'aura molto affine.
La chiesa, particolare nella sua struttura esterna, è ancor più bella all'interno.
A pianta circolare, riporta questa struttura in molti particolari, come per esempio le acquasantiere rotonde in marmo (bellissime).
Una cosa che ci ha stupito - ma la sensibilità del 1953 era molto diversa rispetto a quella odierna - è che per costruire questa chiesa, è stata abbattuta quella precedente, risalente al 1833 e progettata da Luigi De Chambray Digny - che, nonostante il nome era un architetto italiano, noto ai pratesi per aver progettato il teatro Metastasio - in stile neoclassico.
Adesso solamente pensare ad abbattere una chiesa ottocentesca per costruirne una moderna al suo posto, farebbe gridare allo scandalo! Ma ogni città, ogni luogo, ha subito interventi distruttivi e  successive stratificazioni.
Anche Chambray de Bligny, la cui chiesa a Montecatini è stata distrutta per costruirci sopra quella attuale, si era reso "colpevole" di un'operazione simile, demolendo l'Arco dei Pizzicotti allo scopo di allargare il lungarno Acciaiuoli.
(l'arco si chiamava dei "pizzicotti", perchè era buio e stretto, ed i ragazzi si appostavano lì, per pizzicare il sedere alle fanciulle che passavano...).
Del resto, nel 1953 la chiesa neoclassica non era antica, era solo "vecchia"; e costruirne una moderna al suo posto era la normale evoluzione, dei tempi e delle cose. 
Non vogliamo andare controcorrente per forza, ma forse voler conservare tutto a tutti i costi è impossibile, perchè significa per forza non poter andare avanti, fermarsi in un determinato status quo.
Solo il cambiamento è il motore dell'evoluzione, e quello che sembra assurdo adesso, sarà sicuramente normale e giustificato tra cento anni.
Per la cronaca, abbiamo visto delle vecchie foto della chiesa abbattuta: credeteci, non era poi questo granchè...
Ah...sapete chi è stato uno degli architetti che ha collaborato al pool per la progettazione della nuova chiesa? Pierluigi Spadolini, fratello del più noto uomo politico Giovanni Spadolini.

Mappa

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