Questa volta siamo rimasti veramente a bocca aperta; non solo si tratta di un luogo effettivamente vicino, ma quello che vi proponiamo stavolta è davvero una visita particolare.
Si tratta di arrivare sino a San Casciano Val di Pesa.
Già il borgo è incantevole, sulla via Cassia e situato su una splendida terrazza naturale dalla quale si può ammirare un panorama vastissimo.
Già che ci siete fate un giretto in paese, perchè è veramente grazioso - e saremmo in grado di consigliarvi un paio di ristorantini niente male - ricco di storia, e con belle e antiche chiese.
L'edificio di cui vogliamo parlarvi, tuttavia è fuori dalle mura, vicino alla chiesa, ai margini di un giardino dedicato a Santa Chiara.
Si tratta di una torre piezometrica (...ehm...e sarebbe?!), cioè un deposito di acqua sollevato da terra, in modo da ottenere maggiore pressione al momento del bisogno; la pressione allo scarico è direttamente proporzionale all'altezza del serbatoio, per cui più alta è la torre, maggiore è la pressione che si può ottenere in caso di necessità.
Questa è alta 37 metri, ed è nata come struttura in legno all'inizio del '900.Fu distrutta dai bombardamenti nel 1944, e successivamente ricostruita in cemento nel dopoguerra.
All'interno è cava, e con una scala elicoidale che porta sino alla sommità, dove era collocato il deposito.
Dopo un lungo periodo di inutilizzo, la costruzione di proprietà comunale ha subito un attento restauro terminato nel 2012, e adesso è visitabile alla modica cifra di 2 euro a persona.
Per questa cifra, si ha diritto ad entrare all'interno e visionare la vertiginosa scala, che sale sino alla sommità.
Teoricamente si può accedere alla terrazza panoramica anche dalla scala, mediante il sollevamento di una botola.
In realtà la scala elicoidale è chiusa da un cancelletto, e viene aperta solo quando, lungo le sue pareti, vengono organizzate delle mostre temporanee.
Si accede alla terrazza panoramica, con un altrettanto panoramico ascensore a vetri, che sale sul lato esterno della torre.
Già questo piccolo viaggio toglie il fiato, ma quando la porta dell'ascensore si apre e si esce sulla terrazza, si rimane veramente a bocca aperta.
La terrazza rotonda, è completamente circondata da alti vetri - per ovvi motivi di sicurezza - e sui vetri sono segnati, nell'esatta posizione, i nomi delle località che possono essere viste da quel punto.
La vista che si gode, come dicevamo, è strabiliante.
Un panorama a 360° che spazia da Vallombrosa ai monti pisani, dalle montagne pistoiesi alle colline senesi punteggiate di borghi.
Insomma, quei due euro sono bene spesi.
E se volete il nome dei ristorantini, non avete che da chiederceli.
Mappa
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