Perchè siamo abituati a pensare alla Provenza come un luogo dove si coltiva la lavanda.
Ma la lavanda si coltiva anche in Italia.
Esiste una coltivazione importante in Emilia Romagna di cui abbiamo già parlato in un nostro vecchio post, ma esiste anche in Toscana, in provincia di Pisa, in un luogo con un nome incredibilmente poetico: Santa Luce
Qui a Santa Luce esitono varie coltivazioni di lavanda, che possono essere visitate durante il periodo della fioritura che va da fine maggio a metà luglio, per fare dei percorsi aromaterapici, camminando tra i filari della lavanda fiorita che emanano un profumo straordinario.
Abbiamo scoperto che esistono due principali varietà di lavanda: la lavanda propriamente detta, dal colore intenso e dall'intenso profumo, che però non ha molta resa al momento di estrarre l'essenza.
Esiste poi una varietà molto meno coreografica, dall'aspetto molto più dimesso, dal colore meno intenso, e che non ha lo stesso stordente olezzo.
E' il lavandino - si, sì chiama proprio così - che però ha una resa molto maggiore al momento di estrarne l'essenza.
Quindi diciamo che le coltivazioni di lavanda, che sono lungo la strada e che sono bellissime da vedere e da odorare, sono meno remunerative per i coltivatori, di quelle esteticamente più modeste di lavandino, che - non a caso - sono in zone meno esposte all'occhio del visitatore.
E comunque la zona è bellissima anche senza la lavanda, credeteci. Ci potete andare anche in un altro periodo e farete un bel giro lo stesso.
Santa Luce è un piccolo borgo dalla tipologia medioevale ancora intatta, stretto intorno al suo castello. Ovviamente Luce è una alterazione di Lucia, ma così il nome è veramente bellissimo, anche perchè qui la luce sembra davvero sgorgare dalle pietre e dalle case.
Certo, noi ci siamo venuti in estate, bisognerebbe vedere cosa succede in inverno!
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