mercoledì 1 maggio 2013

CARRARA


Sarà perchè rispetto al nostro centro di gravità rimane un po' lontana, Carrara ci era sconosciuta.
Certo, si sapeva che è l'alter ego di  Massa, che è il centro mondiale del Marmo e che è la culla del pensiero anarchico. Non molto, in verità.
Siamo andati a curiosare e abbiamo scoperto alcune cose.
Tanto per cominciare, a proposito di arredi urbani, tutto quello che siete abituati a pensare in pietra serena, tipo le panchine, o i cordoli dei marciapiedi, o delle aiuole intorno agli alberi o ai giardini, qui è di marmo. Certo non il bianco totale conosciuto dagli scultori... grigio, bianco più o meno venato, ma sempre marmo. Poi in tutte le piazze come minimo ci sono due o più statue, magari una antica e una moderna - anche perchè ci sono scuole di scultura un po' dappertutto, e i giovani artisti devono essere incoraggiati - oppure vere e proprie mostre all'aperto.

Anche le case e le costruzioni pubbliche utilizzano il marmo: gradini, stipiti, balconate: tutto di marmo. Intere pavimentazioni di piazze -  ovviamente - ma la cosa più sorprendente sono i marciapiedi!!! A lastre o a sampietrini, ma di marmo. Chissà se ci passano anche la cera... E ci siamo domandati: ma quando piove non saranno un po' scivolosi? Mah...!
Comunque si tratta pur sempre del materiale più economico per loro: le cave sono proprio dietro la schiena della città, e si tratta di cave che risalgono ai tempi di Giulio Cesare,  quando il "marmor lunensis" (marmo di luni) era il più ricercato per la costruzione di edifici, statue e dimore patrizie. Nel V secolo, con le invasioni barbariche, l'attività estrattiva subì una battuta d'arresto, ma riprese piano piano nei secoli successivi per costruire chiese, palazzi e statue, tante statue.
Abbiamo poi scoperto che Carrara è un'isola linguistica emiliana - cioè un luogo dove la popolazione parla una lingua diversa da quelle circostanti. Tanto per dire,  Piazza del Duomo viene chiamata piazza "drent", cioè dentro la prima cerchia di mura, mentre altre vengono chiamate "for d'porta", cioè fuori delle mura, e comunque la città sino al 1870 faceva parte dell'attuale Emilia.
In quanto al nome, potrebbe sia derivare dal celtico Kair, che vuol dire pietra, che dall'antico ligure "caraia" - ipotesi quest'ultima più probabile - visto che significa "cava".
Tra le tante cose belle, ci ha colpito il palazzo ducale Cybo-Malaspina, residenza stabile della dinastia dal 1448.

Due parole su questa famiglia le vogliamo fare? La dinastia nacque con il matrimonio tra Lorenzo Cybo e Ricciarda Malaspina, e il loro secondogenito Alberico divenne l'iniziatore della dinastia. E il primogenito? Ops...Giulio I° fu giustiziato perchè aveva tramato contro l'Ammiraglio Andrea Doria che, guarda caso, era anche un parente di suo suocero.
Vicino a questo palazzo c'è una bellissima piazza con un affascinate fontana dove un'enorme sfera di marmo ruota su un velo d'acqua!

Bellissimo anche il Duomo, di un bianco abbacinante,  con la statua del gigante ed un  rosone che sembra fatto di pizzo.

All'interno, uno strano organista suonava brani che di sacro avevano ben poco: peccato non poterveli far ascoltare.
Questa luminosissima piazza, dove ci siamo fermati a prendere un aperitivo, non ha davvero  nulla di Toscano!

Questo canale detto "Frigido" scorre velocissimo tra le case del centro.

In quanto all'anarchia, questa è la sede del movimento in città.

Il movimento anarchico si è sviluppato in seno al movimento operaio,laddove il sindacato aveva dato maggior coesione all'identità operaia,  ed essendo Carrara una città dove  di operai - che facevano e per la verità ancora fanno, un lavoro assai duro e pericoloso - era ovvio che fosse una delle culle italiane del movimento. 
In Carrara abbiamo sentito qualcosa  di unico: ha in tutto e per tutto l'aspetto di una città di montagna, ma nell'aria si sente l'odore del mare, che è vicinissimo. Sembra di essere in Emilia per via delle logge e delle case rosse come a Bologna o gialle come a Parma, ma si sente parlare tanto toscano.
Si ha l'impressione di essere in un posto di frontiera, ed è vero! perchè abbiamo la versilia appena di là dal passo della foce, la liguria se appena alziamo la vista e Parma solo di là dai monti.

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