domenica 18 gennaio 2015

SAN LUNARDO DI AQUILEA

Un posto che si chiama Aquilea ha già nel suo nome, tutta la sua storia.
Evidentemente è un posto che si raggiunge solo a dorso d'aquila.
Oggi non è più così, ma la strada stretta e tortuosa, che si può agevolmente percorrere in auto, dice molto sulle antiche mulattiere.
Il paese in sè non ha molto da dire: sono poche case - tutte ottimamente restaurate e convenientemente abitate: dopotutto qui siamo a nemmeno mezz'ora da Lucca - arroccate in una posizione che definire splendida è dir poco.
Da qui si domina - infatti, eccoci tornati al topomimo - tutta la media valle del Serchio. Un nemico qui veniva adocchiato quando  era appeno sceso da Serravalle...
Proseguendo, siamo andati a cercale l'antica chiesa di San Leonardo, che qui viene chiamato Lunardo, all'antica.

La Chiesa risale al XII secolo, ma vestigia di una chiesa precedente sono state ritrovate, a conferma che il luogo era abitato sin dall'epoca Longobarda.
Percorrendo lo stretto e ripido sentiero che ci ha portati sino alla Chiesa, abbiamo pensato che la fede delle antiche popolazioni di questa valle doveva essere ben salda: il paese è ad almeno tre chilometri dalla chiesa, e sicuramente la popolazione se la faceva a piedi tutte le domeniche!
Purtroppo la chiesa ha avuto la sventura di essere proprio sulla linea gotica: nel 1944 i tedeschi si erano barricati all'interno della costruzione, e dall'altura tenevano sotto controllo tutta la vallata sottostante con le loro mitragliatrici.
Il 23 settembre i partigiani e gli alleati - la divisione Buffalo - riuscirono a riconquistare la postazione, ma l'antica costruzione, già danneggiata dall'età e dell'incuria, subì danni che non fu più possibile riparare.

Negli anni successivi i crolli si sono succeduti, e adesso è rimasto assai poco.
Una targa, deposta nel 1984, testimonia dell'accaduto.

Per il culto di San Leonardo, adesso basta questa piccola e rustica edicola sacra.

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