Nel periodo natalizio sono molti i paesi che attirano turisti con le caratteristiche "vie dei presepi", dove in ogni vetrina di negozio, in ogni garage, in ogni portone, puoi trovare un presepe artigianale.
Si tratta spesso di autentici, piccoli capolavori di manualità, ma anche di inventiva.
Noi abbiamo visitato quella di Cerreto Guidi.
Cerreto Guidi è un grazioso paese vicino ad Empoli.
Per arrivarci, vi consigliamo di percorrere la provinciale di San Zio (si, può sembrare un nome strano, ma si chiama così) una strada di crinale che vi farà vedere un panorama assolutamente straordinario, sulle colline ricoperte di viti, e con il colle di San Miniato, che da queste parti, con la sua raterritistica torre, è visibile come un faro, quasi dappertutto.
Il paese antico circonda completamente la villa Medicea, che con la sua doppia scalinata (attribuita al Buontalenti, o perlomeno lo stile è il suo) domina la piazza, dalla quale si ammira un panorama altrettanto strepitoso.
Se avete tempo visitate anche la villa, dove potete ammirare la stanza da letto dove il principe Orsini fece assassinare la moglie, Isabella de Medici, oltre ad una collezione di armi da caccia (non da guerra, da caccia perchè questo è nato come casino di caccia, quindi era il posto più adatto ad esporle) unica nel suo genere.
La "via dei presepi" gira tutta intorno alle villa, e potete trovare delle cose assolutamente deliziose, un mix di inventiva, di utilizzo di quel che c'è, di abilità manuale notevole, come è per esempio questo presepe costruito da un carabiniere del posto, originario di Caserta, e che oltre alle statuine, ha costruito in polistirolo, lavorato e colorato a mano con un'abilità veramente notevole, anche tutte le abitazioni, i cui interni sono stati curati nei minimi dettagli.
Ma la cosa che ci ha veramente lasciato a bocca aperta per l'inventiva, l'abilità costruttiva e progettuale, e per la pazienza infinita che ci è voluta per la sua realizzazione è il presepe all'uncinetto, opera delle "Dame dell'Uncinetto", un gruppo formato da circa 60 signore del borgo.
Queste abilissime artigiane sono coordinate da Gessica Mancini, l'ideatrice del progetto, nonchè coordinatrice del gruppo.
In questo straordinario presepe, che riproduce in maniera fedele sia la villa Medicea - una cosa veramente straordinaria, perchè la scalinata è tutta a mattoncini, e per riprodurla in maniera fedele, ogni singolo mattone (sono circa 8.000) è stato lavorato separatamente, e collegato agli altri con un filato più chiaro, per riprodurre la malta che tiene insieme i mattoni - che il paese con tutte le case, le botteghe, gli orti.
La fedeltà alla vita reale è assoluta e minuziosa:
nel campo di grano, ogni singola spiga è lavorata alla perfezione, e in mezzo al campo, di un bellissimo colore dorato, si trovano tanti, tanti papaveri, oltre allo spaventapasseri, così com' è nella realtà.
Nei vasi dei fiori, piccolissimi, si possono contare i petali delle margherite, e sul pergolato, ogni minuscola rosa ed ogni fogliolina, sono riprodotti alla perfezione.
Negli orti, ogni minuscolo ortaggio è realizzato con fedeltà assoluta, persino il laghetto - con vera acqua - nel suo fondo azzurro è realizzato all'uncinetto.
Veramente meravigliosi i salici piangenti, per realizzare i quali sono stati confezionati chilometri di catenella!
Per ogni oggetto è stato scelto il materiale giusto, in modo da dare maggior verità alla riproduzione. Per esempio, per la terra arata di fresco è stato utilizzato del mohair marrone, la strada bianca - lunga decine di metri - è in cotone, mentre le pietre sono in lana, per dare un aspetto più compatto.
Insomma, un capolavoro da ammirare con un po' di tempo a disposizione, in modo da stupirsi ben bene per l'incredibile cura dei particolari.
Tanto per dirne una, sotto gli alberi ci sono i funghi porcini - ovviamente - ma anche anche l'amanita falloide, con il suo cappuccio rosso a pallini bianchi!
Insomma, andateci di corsa perchè l'esposizione finisce il 6 gennaio.
Mappa
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