Le avrete viste di sicuro, così come le abbiamo viste noi per tutta la vita, domandandoci - ma in maniera piuttosto distratta, oltretutto - che cosa cossero quelle piccole finestrelle, il più delle volte a forma ogivale, che vedevamo nei muri dei palazzi antichi.
Per una fortunata coincidenza siamo venuto a sapere di che cosa si tratta, e come si chiamano. Sono le buchette del vino.
Si chiamano così perchè, sostanzialmente, servivano alle famiglie nobili per vendere il vino che loro stessi producevano, in maniera discreta, in modo da non mettersi contro gli osti delle taverne - che da loro quello stesso vino lo compravano e poi lo dovevano rivendere, quindi una concorrenza sleale. Adesso si rischia un'azione legale, a quei tempi, una coltellata nella schiena - e anche perchè così non si dava troppo nell'occhio nei confronti del popolo.
Infatti queste buchette servivano per arrotondare le entrate, quando i redditi delle antiche famiglie andavano assottigliandosi.
Adesso un grande nome è un'ottima carta da giocare nel commercio, ma a quei tempi veniva considerato dequalificante. E quindi queste buchette le troverete sempre nelle strade secondarie che circondano i palazzi nobiliari.
L'incarico di vendere il vino era affidato ad un servitore.
Ci sono anche casi in cui le buchette sono in bella evidenza.
In questo caso servivano alle famiglie nobili, durante il giorno, per offrire ai poveri gli avanzi delle loro tavole.
Ma non vi sbagliate: di notte servivano comunque per vendere il vino.
In piazza del Comune, sotto le logge, abbiamo trovato una buchetta dalla forma inconfondibile.
Ci passa un fiasco preciso!
Ma altre ce ne sono in molti altri palazzi
altre, recentemente trasformate in edicole sacre
a volte con delle piccole imposte di legno.
Sappiamo che sono diffuse nello stesso modo anche a Firenze ed a Pistoia, ed è logico; siamo tutti nella stessa piana, e che ci piaccia o no, siamo parenti molto stretti, ed abbiamo usi e costumi molto simili.
Non abbiamo mai fatto caso se queste buchette esistono anche fuori zona, che so...a Lucca o a Siena, ma scommetteremmo di sì.
Mappa
....dio bono ...ull'ho mai viste...!
RispondiEliminavisto? se ne impara sempre una nuova...
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