Questa è una bella storia ma, contrariamente al solito, bisogna fare un po' di chilometri per arrivare sul luogo.
Anche se è un luogo segreto, nascosto, meno conosciuto; fuori dai circuiti turistici più battuti.
Bisogna andare in uno dei luoghi più belli d'Italia, in Umbria, sul lago Trasimeno; quindi un viaggio bello e comunque poco impegnativo.
Vernazzano è attualmente una frazione del comune di Tuoro sul Trasimeno. Si sale un po', e quando si vedono le isole Maggiore e Minore sul Lago, vuol dire che si è arrivati.
L'antico castello fu donato dalla nobile famiglia dei De Marchiones al monastero di Santa Maria Petroia nel 1098, ma sicuramente esisteva già da un po', con tanto di torre di guardia.
Infatti era situato su un nodo viario assai importante per il tempo, perchè collegava Perugia al lago, e quindi a Cortona, ad Arezzo e Firenze.
Nel 1282 contava ben 52 famiglie, una comunità importante per l'epoca.
Un centinaio di anni dopo fu occupata da dei fuoriusciti perugini, i Michelotti, che razziarono le isole e l'abitato, e ci vollero anni e un bel po' di denaro da parte di Perugia, per riuscire a rientrare in possesso del castello.
L'attacco da parte di Firenze che nel 1479 incendiò e distrusse l'abitato, fu decisivo per la sorte di Vernazzano. L'abitato non si riprese più da quei danni, anche perchè nel frattempo erano cambiate le sorti politiche della zona, e la sua non era più una posizione strategica: erano state costruite altre vie di comunicazione più dirette e veloci e Vernazzano rimase fuori dal giro.
Iniziò lentamente a spopolarsi, e quando nel 1750 un disastroso terremoto fece crollare gran parte delle abitazioni e portò la torre di guardia alla sua attuale pendenza, la popolazione rimanente ritenne più opportuno trasferirsi più a valle, dove nel 1772 venne inaugurata la nuova chiesa di San Michele Arcangelo.
Nel frattempo intorno alla costruenda chiesa, erano sorte le abitazioni di chi aveva potuto o voluto rimanere negli stessi luoghi in cui era nato e vissuto. Infatti la distanza tra i due paesi è minima: poche centinaia di metri più a valle, dall'altra parte del torrente Rio.
E sullo sperone roccioso è rimasta solo la torre di guardia, incredibilmente inclinata di ben 13 gradi, quindi un'inclinazione superiore a quella della torre di Pisa!
Infatti, per metterla in sicurezza, hanno dovuto ingabbiarla e sostenerla con dei tiranti; una cosa che certamente non potrebbero fare con l'assai più famosa torre pisana, e che non è certo il massimo dell'estetica, ma è sempre meglio che ritrovarsi con un mucchio di macerie!
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