domenica 28 luglio 2019

L'OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI MONTELUPO FIORENTINO

Quale occasione migliore poteva esserci, per visitare un gruppo di Astrofili, del 50° anniversario della discesa sulla Luna da parte del primo essere umano?
Una ricorrenza certo importante, che meritava di essere adeguatamente riconosciuta.
Come diceva la famosa rubrica di un altrettanto famoso giornale di enigmistica "forse non tutti sanno che..." sulle colline sopra Montelupo Fiorentino, anzi, più precisamente prendendo una splendida e silente strada che parte dalla frazione di Camaioni, è possibile arrivare all'osservatorio Astronomico Beppe Forti.


Questo signore è stato un astronomo italiano, che è venuto a mancare nel 2007 e al quale è stato intitolato uno dei primi asteroidi scoperto in Italia, proprio dal gruppo Astrofili di Montelupo Fiorentino di cui faceva parte in qualità di specialista di meccaniche celesti, e che in suo onore si chiama "6876 beppeforti".
Insieme al suo gruppo ha scoperto la bellezza di 48 asteroidi tra il 1977 ed il 2001.
Del suo gruppo di lavoro faceva parte già da allora, Maura Tombelli, una straordinaria donna,  che che dedicato la sua vita allo studio delle stelle, e ha collaborato con l'Osservatorio di Arcetri già dal 1987.
Nella sua carriera di osservatrice del cielo, ha scoperto ben 198 asteroidi, tra cui il primo in Italia ad esser considerato pericoloso, il 15817 "lucianotesi" e comunque a suo nome è stato battezzato un altro asteroide, il 9904 "mauratombelli".
Negli ultimi  15 anni ha dedicato la propria vita alla fondazione e costruzione di questo osservatorio, una costruzione che è finalmente in dirittura d'arrivo.
Infatti da poco hanno posato la splendida cupola che permette l'osservazione del cielo, ed è in attesa dell'arrivo del telescopio principale, che verrà collegato ad una serie di computer nella sala operative centrale, e che permetterà un continuo monitoraggio dei cosiddetti "corpi celesti minori" - cioè  gli asteroidi - che possono essere potenzialmente pericolosi per il nostro pianeta.
Come ci hanno informato, non è possibile evitare l'impatto con uno di questi corpi celesti, ma maggiore è l'anticipo con il quale riusciamo ad avere informazioni sull'eventuale collisione, maggiore sarà la possibilità di uscirne con i minori danni possibili.
Ecco perchè il loro certosino lavoro di sorveglianza del cielo è così importante,  ed ecco perchè il nostro Osservatorio K83 ( il codice assegnato loro dalla Nasa) andrebbe conosciuto e valorizzato al meglio.


Vogliamo darvi anche qualche nostra impressione sulle piccole osservazioni che i gentilissimi ed entusiasti volontari ci hanno permesso di fare in questa particolare serata, con i loro sofisticati strumenti.


Vedere Giove con i suoi satelliti e le screziature rosse sulle sua superfice è stato veramente emozionante.
Una vera vertigine ce l'ha data il poter vedere un ammasso globulare di stelle, la cui luce ci arriva dallo spazio profondo, oltre il nostro sistema solare e che ci arriva da 25.000 anni luce fa.
Il che vuol dire che guardare quell'ammasso indistinto di stelle, significa vedere il passato, 25.000 anni fa.
Vi ha profondamente deluso Saturno: sembrava finto... abbiamo dovuto chiedere che cosa stavamo guardando perchè non capivamo; sembrava il simbolo della Nissan!
Straordinaria la tracciatura degli asteroidi: dando le coordinate di un certo asteroide, il telescopio lo identifica in una miriade di corpi celesti, che noi potevamo vedere dallo schermo di un computer... il confronto tra il blu del cielo e l'incredibile affollamento di puntini gialli che vedevamo in corrispondenza sullo schermo del PC ci ha inquietato non poco!!
Sovrapponendo via via le foto digitali che l'apparecchio scattava, di poteva tracciare il percorso dell'asteroide, mentre invece le stelle rimanevano ferme rispetto a quest'ultimo.

http://gruppoastrofilimontelupo.com/ 

Mappa

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