Di solito, vi accompagniamo in posti vicini a noi, per poter vedere con altri occhi tutte quelle cose che abbiamo vicine, e proprio perchè sono vicine e le vediamo tutti i giorni, non ci incuriosiscono.
Eppure tutto ha una storia, di tutto è possibile reperire notizie e curiosità.
Ecco, stavolta non faremo niente di tutto ciò.
Vogliamo invece farvi cambiare punto di vista.
E questo è un esercizio che può essere svolto in qualsiasi località voi abitiate, senza nemmeno prendere la macchina.
La sublimazione del turismo a km zero!
In che cosa consiste?
Beh, se ci seguite non siete di quelli che potrebbero camminare su un cadavere senza accorgersene, solo perchè hanno il naso sempre sul loro smartphone.
E questo già vi qualifica per il meglio.
D'altra parte è normale, quando si cammina per le strade della propria città, o per quelle di una città che si visita per la prima volta, guardare ad altezza d'uomo.
Ad "altezza di vetrine" potremmo dire.
Invece, provate a guardare in alto.
Troverete tutto un mondo diverso!
A cominciare dai terrazzini: fioriti, disadorni, ad angolo, a tasca, a tetto, con aeree ringhierine in metallo o solidi muri di pietra, ingombri delle cose che non vogliamo in casa, oppure tirati a lucido, con i panni stesi, con le signore affacciate.
Sorridetele! Loro forse non vi vedono, ma voi sarete più felici.
E poi ci sono targhe in marmo (dedicate a Garibaldi: una per città) che ricordano illustri cittadini, oppure altrettanto illustri visitatori.
E gli stemmi, araldici o nobiliari, e le finestrine con le tendine fatte all'uncinetto, e i vetri vecchia maniera che non sono proprio lisci, ma riflettono la luce.
Finestrine collocate in posti molto strani, scale che si intravedono, porticine improbabili.
E provate a guardare di sera.... è bellissimo vedere la vita che scorre dentro quelle finestre: uno scaffale pieno di libri, un soffitto a volte, una bicicletta attaccata al muro, un fiotto di musica che esce da una finestra socchiusa.
Strane decorazioni, imbiancature particolari, persiane colorate.
Provate, poi ci sapete dire.
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