domenica 12 gennaio 2020

GIARDINI DI PISTOIA

Pistoia è una città misteriosa, lo diciamo sempre: 
nel suo centro abbiamo trovato questi giardini nascosti e di cui vorremmo parlarvi perchè costituiscono una bella e tranquilla passeggiata in ogni stagione.

Cominciamo da quello accanto al quale abbiamo parcheggiato la macchina.
E' il Parco di Monte Oliveto, in viale Petrocchi, dove c'è un bellissimo parco di 16.000 mq, popolato da magnolie, cipressi, olivi, cedri centenari e con tanto di laghetto - munito di paperelle - spazio giochi per i bambini, e un originale bar ristorante  integrato in una serra di stile ottocentesco, tutta ghisa e vetri.

Non mancano gli spazi per ritrovarsi e trascorrere il tempo conversando piacevolmente: infatti lo scopo di questo parco è proprio quello di fare da catalizzatore sociale.

Uscendo dal cancello posteriore, fatti solo pochi passi - in via Pellegrino Antonini - e ci ritroviamo in un altro piccolo giardino, intitolato a Villy Pasquali, tenente degli alpini di stanza in Montenegro durante la seconda Guerra Mondiale, e che dopo l'8 settembre si unì alla Divisione Partigiana Garibaldi. Partecipando ad un attacco ad un presidio nemico, venne ucciso il 10 novembre 1943, e per questo è stato  insignito della medaglia d'oro al Valor Militare alla memoria.

La sezione di Pistoia degli Alpini gli ha dedicato questo piccolo giardino, dove oltre ad una targa commemorativa, c'è questa bella scultura in bronzo con la penna spezzata, a commemorare la breve ed intesa vita del tenente Pasquali.

Anche qui solo pochi passi e ci troviamo in un altro giardino, quello intitolato a Paolo Novelli, eroico vigile del fuoco,  medaglia d'oro al valor civile alla memoria, morto a 30 anni nel 1996,  mentre cercava di salvare due operai che erano rimasti intrappolati in un deposito di GPL.

A venti anni dal suo eroico gesto, il comune di Pistoia gli ha dedicato questo particolare spazio verde - ci si arriva sia da corso Gramsci che dalla più pittoresca via del Borgo Stretto - dove, sino agli anni '70 del secolo scorso, c'era la sede di una delle caserme dei vigili del fuoco più antiche della città.
A completare questo particolare giardino - urbano, poichè contornato di mura- è anche un cappella, l'Oratorio del Santissimo Crocifisso, la cui costruzione fu voluta dalla Badessa Alma Costante Rutati  e fu terminato intorno al 1753.
Costituiva il termine del percorso devozionale della via Crucis all'interno dell'Orto Giardino del Monastero benedettino della Sala.

NON domandateci come faceva a trovarsi praticamente dentro una caserma dei vigili del fuoco, perchè non lo sappiamo, nè siamo riusciti a trovare una sola riga in rete che riuscisse a chiarire questo mistero.
Del resto l'abbiamo detto all'inizio: Pistoia è una città misteriosa....
Quello che sappiamo è che se l'esterno è molto semplice, all'interno - che non è al momento visitabile - è di una ricchezza senza pari.
E noi come sappiamo queste cose?
Semplice, l'abbiamo letto sul cartello che c'è fuori dell'Oratorio!

Dal Borgo Stretto, costeggiando una torre molto simile a quella 

di via Magnolfi a Prato (link)e camminando brevemente, ci siamo ritrovati in Piazza San Francesco, dove c'è un ampio giardino, apparentemente senza troppa personalità, se non fosse che ci abbiamo trovato un monumento alle vittime omosessuali del nazifascismo, inaugurato proprio in un giorno della memoria, quindi un 27 gennaio, in questo caso del 2015.

Si tratta del primo monumento di questo tipo che è stato inaugurato in Toscana, e francamente non sappiamo se ne esistono altri.
Ci informeremo.
Intanto, onore al merito della città di Pistoia di aver preso una iniziativa così meritoria.
Mentre salivamo le scale che ci portavano al Pantheon degli uomini illustri, che domina la piazza, ci domandavamo perchè questa bella costruzione in stile neoclassico era stata così abbandonata a sè stessa, quando avrebbe potuto certamente essere usata in maniera intelligente già da quando la città di Pistoia è stata capitale Italiana della cultura nel 2017.

Un vero peccato, pensando che questo edificio, in posizione così centrale, è stato adibito a caffè concerto sino agli inizi del novecento, e poi è stato chiuso e non gli è stato più trovato un utilizzo.
Adesso è in stato di degrado, e non ha un bell'aspetto.

Tornando alla macchina, e facendo un giro un po' più largo ci siamo imbattuti in un altro giardino, intitolato ad Anna Magnani, in piazza di Monte Oliveto.

Si tratta di un grazioso  giardino che raccoglie le opere di undici scultori, tutte realizzate con pietra della cava Nardini di Vellano (Pescia) e con le panchine che riportano delle targhe in ottone  con frasi di eminenti personaggi - tipo Confucio, Tagore, Powell, Tich-Nath-Hahn e altri - tutte legate al "valore dell'errore", e che dovrebbero indurre alla riflessione di chi decide di passare un po' di tempo lì seduto.

Quindi: Pistoia città un po' misteriosa, ma piacevolissima, specialmente se volete fare una passeggiata rilassante a piedi godendovi un po' di verde urbano.


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