Per parlare del Castello di Lari bisogna parlare anche di Lari.
Lari è un delizioso paese, che per anni è stato il capoluogo delle "Colline Pisane" ed ha costituito comune autonomo sino al 31 dicembre del 2013, quando si è fuso con Casciana Terme, nell'ambito della politica di accorpamento dei piccoli comuni.
Già il paese è molto carino, ma ha la storia di tutti gli altri centinaia che abbiamo visto - a proposito, abbiamo in animo di fare un post su una zona industriale. Così, tanto per cambiare - origini etrusche e poi romane, primi documenti scritti intorno all'anno mille, conteso tra Pisa e Firenze (o tra Siena e Firenze. O tra Lucca e Firenze. O tra Arezzo e Firenze. Insomma, Firenze c'entrava sempre) e quando tutta la Toscana è passata sotto il controllo della dinastia Medicea, un lungo periodo di decadenza. Poi il plebiscito per l'unità d'Italia (che qui non è passato...) bla bla bla.
Oh, letti uno, li hai letti tutti!!
Eppure noi siamo sempre qui a cercare notizie ed ad interessarci - e a cercare di interessare voi - a queste piccole storie.
Al centro di questo delizioso - per davvero, eh! - paese, proprio sulla sommità del colle c'è un'antica fortezza, il Castello dei Vicari.
Recentemente restaurato, con una vista assolutamente mozzafiato, che ci permette di godere della vista spettacolare di tutto il Valdarno inferiore.
Infatti, nel recente restauro, è stato mantenuto il camminamento che permette di percorrere tutto il perimetro del Castello,
con la sua caratteristica pianta circolare, facendoci così ammirare il centro storico, le colline, la campagna ed, aguzzando un po' la vista non manca nemmeno il mare, in lontananza.
Insomma, una meraviglia.
Il restauro è iniziato nel 1990, quando il castello era ridotto in condizioni pietose dall'incuria e dagli stravolgimenti di chi aveva pensato di riadattarlo ad abitazioni private: una barbarie che aveva stravolto il castello negli anni tra la fine della seconda guerra mondiale e gli anni '70, quando inizio' la presa di coscienza da parte delle amministrazioni comunali, che il Castello poteva diventare un grande richiamo turistico per la piccola cittadina.
Il restauro è stato lungo, difficile e dispendioso, ma il risultato è veramente notevole.
Il castello, oltre ad essere residenza dei Vicari, era fondamentalmente una prigione, e tale è rimasto fino al 1934, quando fu chiuso definitivamente a questo uso; già nel cortile c'è una strana costruzione: la cappella dove venivano celebrate le funzioni religiose, e che ha ai lati dieci piccole stanzine, dove i prigionieri potevano assistere alla Santa Messa senza essere visti - e senza disturbare gli altri fedeli con la loro vista, aggiungeremo noi.
Al suo interno sono visitabili alcuni ambienti del carcere, opportunamente restaurati: la camera delle torture, le celle nei sotterranei - si chiamano "l'inferno", un nome che dice tutto - e la sala del tribunale, dove venivano comminate le pene.
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